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Verso Trieste-Milano, coach Messina: “Noi abbiamo giocatori migliori, ma rimane comunque una partita complicata”

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Sarà sempre una partita particolare quella tra Olimpia e Trieste, soprattutto nella città giuliana, perché la storia stessa dell’Olimpia si intreccia con quella del basket triestino, tra dirigenti, allenatori e giocatori. Su tutti ovviamente Cesare Rubini, triestino doc, cui è intitolato il palasport di Trieste, il più grande personaggio nella storia dell’Olimpia come giocatore, allenatore, dirigente. Poi Gianfranco Pieri e Giulio Iellini, i due playmaker della squadra Campione d’Europa nel 1966, il primo titolo internazionale dei nove vinti dal club. Si gioca al Pala Rubini, appunto, domenica 11 ottobre alle ore 17.00 con diretta su Eurosport Player.

QUI OLIMPIA – L’Olimpia per la seconda settimana consecutiva arriva alla gara di campionato a meno di due giorni dall’ultimo impegno di EuroLeague. Questa volta lo fa in trasferta, dopo aver battuto in casa l’Asvel Villeurbanne e un viaggio di cinque ore tra treno e pullman per raggiungere appunto Trieste. Zach LeDay, 21.5 punti per gara, è stato il giocatore più rilevante delle prime due giornate di campionato, ma ha sfiorato la doppia doppia anche in EuroLeague. Domenica scorsa, ha segnato 25 punti contro Treviso, il massimo per un giocatore dell’Olimpia dal 13 ottobre 2019 quando Sergio Rodriguez ne segnò 28 contro Brindisi, ma in una partita persa. Trieste ha vinto le prime due partite: sono annunciate le assenze di Mike Henry, Daniele Cavaliero e Ike Udanoh, ma è stato tesserato venerdì il playmaker Federico Mussini. Interessante il suo duello con Davide Moretti: interpretano lo stesso ruolo, hanno taglia fisica simile e ambedue eccellenti carriere universitarie in America, Mussini a St. John’s e Moretti a Texas Tech.

COACH ETTORE MESSINA – “Sarà una partita complicata, che non dobbiamo avere fretta di chiudere. Saranno più freschi di noi e in più hanno avuto tanto tempo per preparare la partita. Non avranno due stranieri, ma inseriscono Mussini. Noi abbiamo giocatori migliori ma come sempre si tratta attraverso l’aspetto mentale e l’energia fisica di tradurre sul campo questa presunta superiorità”.

Fonte: olimpiamilano.com

Matteo Gualandris

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