Nelle scorse ore i San Antonio Spurs hanno annunciato che Victor Wembanyama sarà costretto a saltare il resto della stagione NBA a causa di una trombosi venosa profonda (TVP) alla spalla destra. Questa condizione è stata diagnosticata dopo il suo ritorno dall’All-Star Game di San Francisco.
La TVP è una condizione medica in cui si forma un coagulo di sangue in una vena profonda, spesso negli arti inferiori, ma nel caso di Wembanyama, il coagulo è stato trovato nella spalla. Questa patologia può diventare grave se il coagulo si sposta verso organi vitali. Il trattamento prevede generalmente l’uso di anticoagulanti, che impediscono la partecipazione ad attività sportive di contatto durante la terapia.
Prima della diagnosi, Wembanyama, 21 anni, stava vivendo una stagione eccezionale, con 24.3 punti, 11.0 rimbalzi, 3.7 assist e 3.8 stoppate a partita in 46 incontri disputati. Era considerato un forte candidato per il premio di Difensore dell’Anno, come l’anno scorso, ed era appena stato nominato All-Star per la prima vola. La sua assenza rappresenta un duro colpo per le speranze di Playoff degli Spurs, attualmente al 12° posto nella Western Conference con un record di 23 vittorie e 29 sconfitte.
La situazione di Wembanyama ricorda quella di Chris Bosh dei Miami Heat, la cui carriera è stata interrotta a causa di coaguli di sangue. Tuttavia, secondo il giornalista Mike Finger, gli Spurs sono ottimisti sulla possibilità di avere il francese a disposizione per l’inizio della prossima stagione. Quando si parla di coaguli del sangue anomali infatti ci sono anche esempi positivi, come Brandon Ingram, che dopo una diagnosi simile nel 2019 è tornato a giocare ad alti livelli.