Ottimo impatto in gara 1 della finali della Western Conference per Dwight Howard. Dopo essere stato messo da parte, insieme a Javale McGee, per fronteggiare la small ball dei Rockets nel turno precedente, l’ex Orlando è tornato a trovare spazio, come previsto, contro i Denver Nuggets.
Per lui in gara 1 ci sono stati 13 punti a referto con un solo errore dal campo e un plus-minus di +14 in 16 minuti sul parquet. Oltre alle cifre, però, Howard si è fatto notare per un’azione a gioco fermo. Nel secondo quarto Jamal Murray ha rimediato un fallo tecnico e Danny Green si è presentato in lunetta, mentre l’ex Spurs realizzava il tiro libero i Nuggets hanno approntato una classica riunione tecnica in mezzo al campo. La particolarità però è dovuta a Howard che si è “appostato” con fare indifferente vicino agli avversari per origliare le loro strategie, sbracciandosi per segnalarle a coach Vogel in modo tale da poter prendere le giuste contromisure. Un episodio curioso e divertente ma che testimonia quanto il centro sia coinvolto nel progetto Lakers, essendo disposto a mettersi a disposizione in qualsiasi modo per rendersi utile alla squadra, anche fungendo da “spia” come in questo caso. A rendere ancora più divertente la scena il fatto che anche LeBron James abbia fatto una cosa simile nel corso della stessa partita.

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket e (quasi ex) playmaker, sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2).
A Novembre del 2017 sono diventato direttore responsabile di BasketUniverso.