Vince Kansas, ma Jabari Parker prevale nello scontro con Wiggins

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Nella notte la NCAA ha dato il primo assaggio di quello che sarà la classe Draft della prossima estate. Allo United Center di Chicago sono andati in scena due scontri, valevoli per il torneo Champions Classic, tra quattro delle cinque migliori squadre del ranking collegiale statunitense: la #1 Kentucky, la #2 Michigan State, la #4 Duke di Jabari Parker e la #5 Kansas, campione lo scorso anno nel torneo primaverile, di Andrew Wiggins.

Julius Randle, straordinario nel secondo tempo, ha chiuso con 27 punti e 13 rimbalzi
Julius Randle, straordinario nel secondo tempo, ha chiuso con 27 punti e 13 rimbalzi

Prima gli Spartans di Michigan State hanno aperto la propria stagione vincendo contro Kentucky in una partita tiratissima, conclusasi soltanto negli ultimi secondi sul 78-74. Il match ha visto scendere sul parquet Julius Randle, da molti considerato secondo prospetto assoluto degli States. Pronti, via e gli Spartans si portano subito sul 10-0. La reazione dei Wildcats tarda ad arrivare, con Gary Harris, miglior giocatore della preseason della Big Ten, che in 90 secondi segna sette punti per trascinare Michigan State sul 23-12. La prima metà di gara si conclude con gli Spartans avanti 44-32, ma la partita è tutt’altro che chiusa: dopo la tripla di Adreian Payne, i Wildcats iniziano a macinare e con sette punti in una manciata di minuti da parte di James Young riducono lo scarto prima di rientrare negli spogliatoi. Al rientro in campo Kentucky è protagonista di un parziale di 6-0 concluso dal canestro di Andrew Harrison, anche lui da tenere d’occhio in vista del prossimo Draft. Randle cambia decisamente marcia, tornando il ragazzo visto nelle prime due partite, e con lui cambia anche l’inerzia del match. I Wildcats trovano la parità, ma i più navigati giocatori degli Spartans gestiscono bene una situazione di apparente preoccupazione, quella di poter perdere una partita che sembrava vinta dopo i primi 20 minuti. Keith Appling con un tiro dalla lunga distanza riporta Michigan State a +3, poco dopo è Harris a rubare palla e a segnare in contropiede, un errore di Young dall’altra parte consente agli avversari di allungare e di aggiudicarsi il match.

La seconda partita, tra Duke e Kansas, vedeva invece di fronte i due ragazzi più chiacchierati degli ultimi mesi: Andrew Wiggins, dato quasi per certo alla prima scelta il prossimo Giugno, e Jabari Parker, definito solo qualche tempo fa “il nuovo Lebron James”. Tra i due è senz’altro Parker a partire meglio, il giovane Blue Devil segna 19 punti nella sola prima metà di gara, dimostrando di essere un giocatore molto versatile e deliziando il pubblico con una fantastica schiacciata su alley-oop. Al contrario, partenza molto lenta da parte di Wiggins, che spende il proprio secondo dallo dopo poche azioni ed è costretto a sedersi in panchina per il resto del primo tempo, arrivando all’intervallo con soli 6 punti. Duke rientra negli spogliatoi con solo due punti di vantaggio sui Jayhawks, ma nella seconda metà di gara la maggiore stazza dei lunghi di Kansas decide la partita: Parker e il compagno di reparto Jefferson faticano a contenere gli avversari, mentre Wiggins, tornato in campo con ben altro atteggiamento, trascina i suoi sull’87-81 con un canestro dalla media distanza e una schiacciata. La partita si conclude con il punteggio di 94-83, top scorer è Jabari Parker con 27 punti, mentre Wiggins mette una pezza alla negativa prima metà di gara giocata chiudendo con 22 punti e 10 rimbalzi.

Da segnalare la presenza allo United Center, per queste due partite, di ben 68 scout NBA, ovvero più del doppio del numero delle squadre. Il numero è giustificato dalla presenza di 18 dei 100 migliori prospetti d’America in queste quattro squadre, tra cui il #1 Wiggins, il #2 Randle, il #6 Embiid (Kansas), il #7 Parker e il #8 Harrison.

Di seguito gli highlights della partita tra Duke e Kansas:

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Francesco Manzi

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