Non nascondiamoci: Iffe Lundberg è stato un separato in casa Virtus Bologna fino all’altro ieri, praticamente. O meglio, lo era fin quando Sergio Scariolo sedeva sulla panchina della Segafredo, ora la situazione è cambiata e potrebbe migliorare sempre di più.
Il danese ex CSKA Mosca è il secondo giocatore più pagato del roster virtussino, solo dietro Tornik’e Shengelia, e nel corso della prima stagione in Italia ha fatto molto male. Scariolo e le VuNere hanno fatto di tutto quest’estate per provare a piazzarlo in giro per l’Europa, senza però riuscirsi perché la guardia nativa di Copenaghen ha rifiutato qualsiasi opzione possibile, sia in Turchia (Galatasaray) sia in Israele (Hapoel Gerusalemme).
Il motivo di questi continui rifiuti? Voleva dimostrare a tutto il basket europeo che era ancora in grado di fare la differenza in EuroLega, come ai tempi del CSKA. E ieri ha lanciato il primo squillo da questo punto di vista, con una prestazione da 11 punti in 14 minuti contro l’Openjobmetis Varese, conditi da 4 assist.
Naturalmente una rondine non fa primavera ma ieri sera è stata una delle poche volte, da quando ha firmato in Italia, che Iffe Lundberg ha realmente fatto la differenza in favore della Virtus Bologna. I tifosi della Segafredo sperano che questa “rondine” possa diventare “primavera” e che quindi il danese riesca a diventare l’uomo in più delle VuNere in questa annata che sperano possa culminare con lo Scudetto.
Immagine in evidenza: ufficio stampa Virtus Bologna
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