Virtus Bologna

Virtus Bologna, il futuro prende forma: chi resta e chi parte?

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Dopo aver alzato al cielo il suo 17° scudetto, la Virtus Segafredo Bologna è già al lavoro per costruire il roster della stagione 2025/26. L’obiettivo è chiaro: dare continuità a un progetto vincente, con una base solida di italiani, qualche innesto mirato e alcune scelte delicate tra gli stranieri.

Il reparto azzurro è quasi al completo

Tra gli azzurri, ci sono già certezze. Daniel Hackett, Alessandro Pajola, Nicola Akele e Mouhamet Diouf faranno sicuramente parte del gruppo anche il prossimo anno. Quattro conferme importanti che garantiscono identità, difesa e affidabilità in chiave campionato e coppe. A questi potrebbe aggiungersi Gabriele Procida, profilo atletico e futuribile che la Virtus segue da tempo, e Davide Casarin, già accostato al club nelle ultime sessioni di mercato. Due giocatori giovani ma già pronti a reggere palcoscenici importanti. Nota a margine per Achille Polonara che ora sta combattendo una partita molto più importante di un match di basket.

L’unico vero punto interrogativo riguarda Marco Belinelli. Dopo aver guidato la squadra con carisma, anche se non proprio da protagonista sul parquet, il capitano bianconero potrebbe dire basta. Il suo ritiro è molto probabile, ma non ancora ufficiale al 100%. In caso di addio, sarebbe la fine di un’epoca, ma anche l’occasione per aprire un nuovo ciclo.

La situazione stranieri è tutta da delineare

Sul fronte stranieri, la Virtus ha già preso alcune decisioni. Will Clyburn sarà ancora uno dei leader della squadra: la sua conferma è certa. Al contrario, Tornik’e Shengelia lascerà Bologna per trasferirsi a Barcelona, chiudendo un ciclo che lo ha visto protagonista in Italia e in EuroLega. Anche Ante Zizic potrebbe partire: il lungo croato ha ricevuto offerte concrete dal Dubai Basketball, attratti dalla sua esperienza e dal suo impatto fisico.

Una conferma quasi scontata dovrebbe arrivare per Matt Morgan, che si è dimostrato prezioso nel ruolo di tiratore e cambio offensivo, mentre resta da chiarire il futuro di Isaïa Cordinier. L’ala francese ha infatti suscitato l’interesse di club di EuroLega e, secondo alcuni rumors, starebbe valutando anche la possibilità di tentare il salto in NBA. Il suo destino è ancora tutto da scrivere.

Infine, attenzione a Brandon Taylor. Arrivato in punta di piedi prima della post-season, ha mostrato grande personalità e lucidità nei momenti chiave dei playoff, guadagnandosi la fiducia dello staff e della dirigenza. La sua conferma è un’opzione concreta, soprattutto se il club sceglierà di puntare sulla continuità tecnica. Teoricamente a roster ci potrebbe essere anche Andrejs Gražulis ma è più probabile o che venga dato di nuovo in prestito oppure che si transi il suo contratto.

La Virtus Bologna, insomma, si prepara a un’estate di scelte importanti, con la volontà di restare al vertice del basket italiano e continuare a competere in Europa. Il mix tra esperienza e gioventù, italiani affidabili e stranieri di qualità sarà, ancora una volta, la chiave per costruire un gruppo vincente.

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