Segafredo Virtus Bologna
Vince Hunter: 7.5. Fa vedere i sorci verdi alla difesa meneghina con il suo atletismo dilagante. Ancora un po’ da sgrezzare ma con Teodosic e Markovic è più facile per tutti rendere in questo modo: 19 punti e 6 rimbalzi alla fine.
Frank Gaines: 6. Fa vedere sprazzi di classe però, non essendo in un momento di forma strepitoso, preferisce assistere i compagni in questa cavalcata vincente.
Stefan Markovic: 7.5. Un primo tempo leggermente sotto le sue altissime potenzialità ma nella ripresa è lui a dominare: chiude con 12 assist ma sarebbero potuti essere almeno 15 se Gamble non avesse sbagliato dei canestri banalissimi.
Milos Teodosic: 7.5. È sempre uno spettacolo ammirarlo giocare. Alcuni assist valgono veramente il prezzo del biglietto. Unica nota negativa: i 7 tiri sbagliati dalla lunga distanza sui 10 tentati.
Julian Gamble: 6.5. È uno di quei giocatori che ci mette tanta foga e a volte perde un po’ di lucidità però la sua garra, la sua voglia di lottare, serve come il pane a una squadra come la Virtus.
Filippo Baldi Rossi: 6.5. Quella tripla dove ha fatto saltare Scola ha messo la parola fine sul match. Un giocatore totalmente ritrovato con Sasha Djordjevic e utilissimo anche in chiave Nazionale.
Kyle Weems: 6.5. Non ripete l’enorme prestazione messa in scena nel derby con la Fortitudo ma anche oggi – come quasi sempre – il suo contributo è stato preziosissimo per la causa bianconera.

Giampaolo Ricci: 6.5. Ormai un punto fermo di questa Segafredo. In difesa è un gran lottatore e in attacco si prende i tiri che si deve prendere, senza mai forzare. Come Baldi Rossi – se non di più – è una lieta notizia per la maglia Azzurra.
All. Sasha Djordjevic: 7.5. Ha sicuramente in mano un materiale umano di tutto rispetto però il suo punto di forza è che tratta allo stesso modo Milos Teodosic e Giampaolo Ricci, facendo sentire il secondo importante tanto quanto il primo. Poi i numeri sono lì che parlano per lui: primo in campionato, primo in EuroCup, derby di Bologna e d’Italia vinti. Chapeau.
Olimpia A|X Armani Exchange Milano
Sergio Rodriguez: 7. Non veniva dal suo miglior momento di forma però quest’oggi è sicuramente stato il più positivo dell’Olimpia e senza di lui e Micov il passivo sarebbe stato molto più pesante.
Arturas Gudaitis: 6. Fa il suo però ha subito tantissimo l’atletismo di Gambe e soprattutto Hunter. Si vede che non è ancora al 100% della condizione.
Riccardo Moraschini: 4.5. Un pesce fuor d’acqua. Ogni volta che entra in campo non riesce mai a dare il proprio contributo, risultando addirittura un peso per la compagine meneghina.
Michael Roll: 4.5. Probabilmente la sua peggior partita da quando veste la maglia dell’Armani Exchange. Capitano serate in cui la palla non entra, in fondo i giocatori non sono automi, però Roll è mancato in personalità.
Vladimir Micov: 6.5. Tanti, troppi, errori da due punti. Di certo non è colpa del serbo se l’Olimpia ha perso a Bologna però “Il Professore” sarebbe dovuto essere più preciso a pochi centimetri dal canestro. Dalla sua ci sono anche 4 falli subiti e 8/8 in lunetta.
Jeff Brooks: 5. Sta vivendo anche lui un periodo di flessione importante, come tutta l’Olimpia. Sempre in ritardo in difesa e in attacco dà un contributo misero.
Andrea Cinciarini: 5.5. Fa il possibile. Catapultato in campo sin da subito perché Rodriguez aveva un minutaggio limitato dopo l’estenuante trasferta di Mosca, ha cercato di mettere il proprio mattoncino da buon capitano qual è, riuscendoci a fasi alterne.
Kaleb Tarczewski: 5. La sua involuzione sta proseguendo senza sosta. Questo pomeriggio Vince Hunter gli ha mangiato in testa, come si dice in gergo cestistico.
Luis Scola: 5.5. Gli anni e le fatiche si fanno sentire, soprattutto quando si gioca sempre tre partite, se non quattro, a settimana. La maggiore freschezza atletica e fisica hanno evidenziato alcune difficoltà che, volente o nolente, un uomo di quasi 40 anni ha.
Amedeo Della Valle: 4.5. Il classe 1993 è davvero lo specchio del momento di Milano: è passato dall’essere più volte MVP a non riuscire a segnare con il cronometro in movimento. Le qualità non mancano ad Amedeo, però deve dimostrarle anche e soprattutto in match che sono delle vere e proprie battaglie, come per esempio quello di quest’oggi.
All. Ettore Messina: 5. Senza Nedovic e senza Sykes, con El Chacho a basso minutaggio, le rotazioni sugli esterni erano limitate, costringendolo a mettere subito in campo Andrea Cincarini contro Markovic e Teodosic. L’aspetto che però più preoccupa di Milano è l’attacco: tolti Micov e Rodriguez, sembra che veramente nessuno sia in grado di creare soluzioni estemporanee, fuori dallo schema canonico. Sarà Keifer Sykes la panacea di tutti i mali?

Classe 1996. Collaboratore per BasketUniverso dal 31 marzo 2014. Laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso l’Università Statale di Milano. Innamorato dello sport e delle sue storie, con una predilezione per la pallacanestro e il calcio.