La stella: Matt Walsh
Chiariamoci, non ha le doti da stella che potrebbero avere Ware o Hardy, ma è chiamato ad essere un leader in campo, per trasmettere tranquillità ad un nucleo fortissimo in prospettiva. È un veterano, e nella sua carriera ha avuto l’opportunità di giocare con i Miami Heat (per poche partite) e di acquisire esperienze importanti in Europa. L’anno scorso lo abbiamo visto in Eurolega con il Bamberg.
L’arma in più: i giovani di talento
La società ha fatto una scelta precisa: i giovani. Bologna può contare così su un nucleo interessantissimo, composto da Ware e Hardy (MVP delle ultime due stagioni di LegaDue), Imbrò, Gaddefors, Motum, Fontecchio. Giovani di talento che danno l’idea di quanto sia interessante il nuovo progetto Virtus.
L’allenatore: Luca Bechi
È un allenatore molto capace, si era distinto qualche stagione fa a Biella e si è mostrato capace anche nella sua esperienza in Russia. L’anno scorso ha dimostrato di essere capace di tirare fuori il meglio di una squadra che sembrava essersi dimenticata di aver vinto quindici scudetti.
Il mercato: interessante il progetto avanzato da Villalta
Alla presentazione del nuovo anno è stato il più osannato dai tifosi. Il suo merito è quello di aver riportato entusiasmo in un ambiente storico per la pallacanestro italiana. Il progetto è serio, lo dimostrano i giovani, ma anche acquisti come Jordan e King, che portano discreta solidità; e finalmente la società ha mostrato segni di solidità: lo dimostrano la capacità di gestire casi come quelli di Poeta, ma anche la scelta di dare gli oneri del capitano a Matteo Imbrò, 19 anni, per dimostrare a tutti che a Bologna si punta tanto sulla linea verde.
Le aspettative: i playoff l’obbiettivo dichiarato da coach Bechi
L’obbiettivo dichiarato è quello dei playoff. Il talento c’è, forse manca la capacità di reggere lo stress per tutta la stagione. La sensazione è che questa squadra a momenti sarà capace di affrontare chiunque, mentre in altri farà fatica anche con chi ha meno talento. L’obbiettivo dei playoff è difficile da raggiungere, ma l’importante è che la squadra cresca, soprattutto in esperienza.
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