Virtus Bologna-Virtus Roma, le pagelle: Markovic sontuoso con Weems killer, Baldasso e Buford non bastano

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Nel “derby” tra Virtus la spunta la compagine bolognese, che supera gli omonimi capitolini per 74-67. Un match condotto per larghi tratti dai padroni di casa, che si sono rilassati troppo presto ed hanno concesso il parziale rientro agli ospiti. Nel finale però ai giallorossi è mancato più volte il definitivo sussulto per rimettere in discussione il risultato e la Segafredo ha potuto festeggiare un esordio vincente.

Vediamo ora le pagelle del match:

VIRTUS SEGAFEREDO BOLOGNA

Gaines 7: subito 5 punti nel primo quarto, poi tante cose utili su entrambi i lati del campo. Eredita numero e responsabilità da Punter, da lui ci si aspetta sempre la scintilla giusta in attacco. Con 14 punti chiude come secondo marcatore della squadra.

Pajola 6,5: la notizia è che al primo possesso utile, si prende subito un tiro. L’anno scorso non lo avrebbe fatto, sintomo di una crescita del giovane prospetto di casa bianconera. Stasera la difesa e la regia non sono pulite come solito, ma mostra una faccia più aggressiva dopo l’estate azzurra e potrebbe essere il primo passo per la sua maturazione.

Baldi Rossi 6,5: alterna ottime giocate a banalità evidenti. Sotto canestro fatica tra rimbalzi e appoggi vicino al ferro, ma nelle occasioni in cui segna mette in mostra tutto il suo talento.

Markovic 8,5: si può dominare una partita di basket chiudendo con appena 1 punto? Ebbene sì, nel caso di Stefan da Belgrado. La sua partita è totale: 12 assist, 9 rimbalzi, giocate da campione ed un’abnegazione difensiva lodevole. Nel finale gigioneggia un po’ troppo, ma quando Roma rientra lui non è in campo. Basta rimettere il gas al minimo per condurre in porto la vittoria.

Ricci 7: miglior rimbalzista dei lunghi di squadra, lotta su ogni pallone e si fa sentire nel pitturato. Varia la posizione da 4 (al fianco di Hunter o Gamble) a 5 (con in campo Baldi Rossi) per cercare di capire in futuro dove si piazzerà meglio. Ha anche il pregio di realizzare il primo canestro della stagione della Segafredo.

Cournooh 5,5: serata opaca, fatica a trovare continuità nonostante la partenza in quintetto. Poco coinvolto in attacco, anche in difesa soffre qualche disattenzione non da lui, pur rifacendosi con l’aiuto a rimbalzo.

Hunter 6: più silenzioso di Gamble, colleziona 12 punti quasi senza far rumore. Soffre il diverso tonnellaggio degli avversari su entrambe le metà campo e non è incisivo con qualche errore di troppo. Da rivedere, ma intanto dimostra di voler lottare su ogni pallone.

Weems 8: esordio da doppia-doppia nel campionato italiano per l’ex Tofas Bursa, con 19 punti e 10 rimbalzi. Prezioso in difesa e letale in attacco, impiega un quarto e mezzo per svegliarsi, ma poi non si ferma più. Sono sue anche le giocate più spettacolari della gara, comprese alcune schiacciate ad altitudini notevoli.

Gamble 6,5: più appariscente degli altri lunghi presenti nel roster bianconero, risulta essere l’unico “5” vero a disposizione. È l’unico che intimorisce gli avversari con la sua presenza in area e quando manca si sente, difensivamente parlando. In attacco ci mette tanto impegno, ma raccoglie meno del seminato.

Allenatore Djordjevic 6,5: fino al +22 meritava un 8 pieno, poi il calo improvviso di tensione ne condiziona il voto. Va bene i carichi di lavoro e l’assenza della stella Milos Teodosic, ma con questa Roma priva dei propri due migliori giocatori si poteva soffrire meno. Valutando solo i primi 23 minuti di gara però, fino al massimo vantaggio, la squadra ha girato a meraviglia, cercando sempre il passaggio e mai il palleggio in solitaria. Unica nota di tipo strutturale: sotto canestro questa squadra potrebbe soffrire avversari di maggiore entità, perciò ci sarà sempre più bisogno degli esterni negli aiuti a rimbalzo. E a proposito di esterni, i 33 minuti di Weems segnalano come nella casella di “3” ci possa essere un vuoto non ancora assorbito dopo la partenza di Aradori.

VIRTUS ROMA

Moore 4: corpo estraneo in questa squadra, dimostra di non essersi ancora calato nel nuovo contesto. Forse ancor più mentalmente che tatticamente, per come vaga senza meta per il campo in cerca di un appiglio.

Alibegovic 6: ottima fisicità e controllo del corpo per la stazza che si ritrova, si rende utile catturando 6 rimbalzi. Ancora grezzo tecnicamente, ha margini di miglioramento.

Rullo 5,5: gioca 18 minuti in cui ci prova in regia, si impegna e colleziona anche 4 assist, ma tutto il resto è una sofferenza costante. Fa rimpiangere il titolare Baldasso.

Baldasso 6,5: si prende le chiavi della squadra e guida i suoi con grande personalità. Testa alta, porta sempre palla e chiude la serata del PalaDozza con 10 punti, 5 assist e 5 rimbalzi. Un bellissimo primo passo nell’esordio in SerieA.

Pini 6,5: parte a razzo, in quella che è stata fino all’inizio dell’estate casa sua. Poi però viene fermato più dal mal di schiena che dai lunghi della Virtus e non rientra nella ripresa, dopo aver messo a segno già 12 punti.

Buford 7: miglior realizzatore dei suoi, prova con la sua verve a tenere a galla Roma. Segna 17 punti, ma si accende a fiammate e nel finale arriva veramente stanco.

Kyzlink 6,5: porta anche lui un bottino di 17 punti, ma quell’ 1/8 da tre punti grida vendetta. Si cala completamente nel contesto tattico di Bucchi su entrambi i lati, ma ogni tanto paga delle pause inevitabili per chi è costretto a restare sul parquet per 35 minuti.

Farley s.v.: breve apparizione, 3 minuti senza avere occasione per lasciare traccia.

Allenatore Bucchi 6,5: il compito era arduo, con una partenza in trasferta nella casa della Virtus Bologna piena di entusiasmo. Farlo senza Jefferson e Dyson è diventata un’impresa impossibile, la perdita di Pini a gara in corso poteva far crollare l’animo. Ma il coach bolognese nella sua città natale è riuscito a creare qualche grattacapo ai padroni di casa, ottenendo il massimo dai suoi ragazzi.

Luca Marchesini

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