Andrea Costa Imola – Segafredo Bologna: 67-85
(10-27; 26-49; 44-71; 67-85)
Quintetti
Im: Cohn, Norfleet, Hassam, Ranuzzi, Maggioli
VBO: Spissu, Pajola, Umeh, Rosselli, Lawson
Stato di forma
Dopo il pieno di fiducia dettato dall’agevole vittoria con Piacenza, la Virtus di presenta a Imola dovendo rinunciare a Ndoja e Michelori. Imola dal canto suo arriva coi ranghi quasi al completo e tanti ex a roster, da Prato a Maggioli fino a Ranuzzi e Tassinari, cresciuti nel vivaio bianconero. Unico assente l’ex fortitudino Borra, per una squadra con una grandissima voglia di rivalsa dopo la beffa dell’ultimo secondo subita all’esordio a Recanati.
Scelta tattica
Ramagli ripone completo affidamento nei giovani, mettendo Pajola in quintetto e dando minuti importanti a Penna, Oxilia e Petrovic. Così facendo Bologna può difendere forte, aggredire a metà campo e tenere un’intensità che stritola Imola fino dal primo quarto. In questo modo gli ospiti collezionano recuperi veloci, spingono in transizione e cercano il tiro nei primi 10 secondi dell’azione. Ticchi invece si vede tradito dai suoi 2 americani, sui quali si fonda il gioco biancorosso come alternativa alla ricerca di Maggioli sotto canestro: il 29% da 3 sugli scarichi del lungo ex-Virtus non consentono a Imola di restare in partita.
La gara
La Virtus azzanna fin da subito la partita. Con Pajola in quintetto e Spissu ad ordinare una regia velocissima, Bologna scappa già dal primo possesso e non si volta più indietro. Maggioli è l’unico che prova a tenere i suoi in partita, ma le ingenuità difensive imolesi si moltiplicano e quando entra in partita anche Rosselli, Bologna è già a +17 al 10′. Nella seconda frazione la musica non cambia: gli ospiti allungano agevolmente scavallando le 20 lunghezze di margine, con Umeh che sale in cattedra e una retroguardia sempre pressante. La risposta di Imola è affidata al redivivo Prato, ma non basta per andare negli spogliatoi col passivo di 26-49. Nell’intervallo le sfuriate di Coach Ticchi non hanno effetto sui suoi giocatori, che continuano a subire da tutti i lati l’attacco bianconero guidato da Lawson e Penna. Così non riuscendo a superare il pressing bolognese, Imola arranca fino al 44-71 del 30′. All’inizio di ultima frazione l’Andrea Costa prova con un sussulto di orgoglio a non lasciare nulla di intentato, con un 8-0 tutto di Prato. Ma Ramagli ferma sul nascere l’emorragia, e in uscita dal suo timeout la Virtus riprende la corsa verso i due punti. Finisce 67-85, e per Bologna continua questo inizio di campionato a punteggio pieno.
Svolta della partita
In uscita dal timeout di Ticchi al 7′, la Virtus al momento sopra 18-8 non accenna a rallentare, e raggiunge subito i 20 punti di margine che si porterà come cuscinetto lungo tutto l’arco della partita.
Migliori in campo
IM: Patricio Prato – 13 punti, 1 rimbalzo, 1 assist, 1/3 da 2, 3/7 da 3
Partita tutto cuore per il classe 1979, il suo lavoro lo ha fatto, come testimonia il minus/plus (-5)
VBO: Guido Rosselli – 11 punti, 7 rimbalzi, 4 assist, 3/4 da 2 e 1/3 da 3
Oltre i numeri, che parlano di 26 di valutazione e +22 di minus/plus, una prestazione granitica, infondendo fiducia e ritmo a tutta la squadra. Leader vero.
Peggiori in campo
IM: Travis Cohn – 9 punti, 6 rimbalzi, 0 assist, 3/5 da 2, 1/3 da 3
Mai in partita, nell’unico momento in cui Imola aveva ripreso fiducia, il suo 0/3 dalla lunetta taglia definitivamente le gambe ai biancorossi.
VBO: Gabriele Spizzichini – 2 punti, 3 rimbalzi, 4 assist, 1/2 da 2, 0/3 da 3
Sicuramente positiva la sua prova, non partecipa come gli altri alla festa e preferisce farsi da parte e non forzare nulla, lavorando nell’ombra per la squadra.
Tabellini
Imola: Ranuzzi 11, Cai n.e., Norfleet 15, Pelliconi 0, Wiltshire 0, Prato 13, Cohn 9, Tassinari 8, Maggioli 8, Borra n.e., Preti 0, Hassan 3.
Virtus Bologna: Spissu 9, Berti 0, Rubini 0, Umeh 21, Pajola 11, Spizzichini 2, Petrovic 2, Rosselli 11, Oxilia 10, Penna 4, Lawson 15