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Vojislav Stojanovic: “Potevo firmare per Milano ma ho scelto Torino, l’errore più grande della mia carriera. E Larry Brown…”

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Vojislav Stojanovic in estate ha lasciato la Vanoli Cremona dopo un anno e mezzo, ed attualmente è ancora free agent in cerca di un’occasione in un campionato europeo. Il classe 1997 ha rilasciato un’intervista a B92, sito bosniaco, ed ha parlato a lungo delle diverse fasi della propria carriera, soffermandosi anche su quella forse più deludente, anche a detta sua, ovvero i mesi a Torino nel 2018 con coach Larry Brown.

Stojanovic doveva essere parte di una squadra dalle grandi ambizioni, che si è poi rivelata un clamoroso flop a causa della gestione amministrativa del club: l’ala serba all’epoca fu messa fuori squadra e poi ceduta proprio a Cremona. Il giocatore ovviamente ricorda con livore quei mesi:

Torino potrebbe essere l’errore più grande della mia carriera. Avevo un’offerta pluriennale da Milano e potevo fare la prima stagione in prestito, oppure giocare un anno con Torino in EuroCup. Ho pensato che se avessi giocato bene l’EuroCup, forse l’anno successivo avrei potuto giocare in un club migliore. Ero guidato da quella logica e pensavo fosse la scelta giusta. Col senno di poi, avrei fatto meglio a firmare il contratto con Milano, ho fatto un grosso errore, ma nessuno sapeva cosa sarebbe successo a Torino.

Larry Brown mi promise mari e monti. Parlò col mio agente, gli disse che avrei giocato 30′ e che si sarebbe preso cura di me. Ci credevo, ma ovviamente non è stato così. Larry Brown è un grande allenatore, ha allenato Allen Iverson e vinto il titolo a Detroit, per questo è una leggenda del basket… Ma ha allenato molte partite in Europa e le ha perse tutte.

Poi giocai una grande amichevole contro Varese, e dopo la partita Brown mi disse: “Hai giocato alla grande, vai avanti così”. Pensavo fossimo tornati in buoni rapporti, ma la mattina successiva mi aspettava il figlio del presidente per dirmi che il coach non mi voleva più in squadra. “Non devi venire ad allenarti”. Più precisamente, facevo una sessione di allenamento al giorno, fissata sempre per le 7 del mattino. Mi sono allenato così per due mesi.

Francesco Manzi

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