USA-FRANCIA 83-81
(21-19; 16-23; 22-22; 24-12)
Doveva essere una lotta alla pari e così è stato: Francia e USA hanno dato vita a Riga a una emozionante finale della FIBA World Cup U19. I transalpini hanno messo in enorme difficoltà la nazionale a stelle e strisce per tre quarti di gara, prima dell’uscita di un super Wembanyama per falli che ha dato campo libero agli americani di troneggiare in area, ribaltare il conto e aggiudicarsi la vittoria.
Avvio subito equilibrato e l’attesa del pubblico è tutta concentrata sulla super sfida tra due prospetti generazionali di prima fascia come Holmgren e Wembanyama: è l’americano a dare la prima spallata alla gara per il 10-4 dopo 3′ di gioco, ma le transizioni e le soluzioni dentro l’area dei cambi francesi tengono viva la partita. La Francia si difende con ordine, tuttavia le penetrazioni di Miller tengono avanti gli USA, che al primo gong comandano 21-19. Strazel e Wembanyama provano a dare brio all’attacco transalpino nel secondo periodo, con gli americani che trovano difficoltà ad affondare in area contro la presenza intimidatoria del neo-acquisto dell’ASVEL: i “blues” non si fanno certo pregare e cavalcano il momento positivo costruendo due possessi di vantaggio (28-34). Baldwin cancella immediatamente il divario, ma la frazione è saldamente nelle mani dei ragazzi di coach Crapez e di un Wembanyama davvero in grande spolvero per il 37-42 che chiude i primi 20 minuti.
Alla ripresa del gioco, la nazionale americana parte con un piglio più deciso, aggredendo il canestro e difendendo forte sui singoli; la Francia stringe i denti grazie alle giocate del suo gigante classe 2004, poi un 8-0 ricarica le energie dei transalpini che sentono l’odore del sangue sul 50-58. Gli USA reagiscono di forza guidati da Ivey e trovano il pareggio a quota 59, ma l’ennesimo mini-parziale rispedisce avanti la formazione europea sul 59-64 prima del quarto finale. Gli americani restano con il fiato sul collo degli avversari e decidono di attaccare Wembanyama forzandolo ai falli in avvio di frazione: la tattica funziona con il francese che raggiunge il quarto fallo e viene panchinato, dando modo così Holmgren e Lofton di scatenarsi e ribaltare il trend della gara (73-68 a 6′ dalla fine). Solo le giocate di Frisch danno ancora speranza ai transalpini, ma non c’è niente da fare: gli statunitensi però inarrestabili dentro l’area e trovano il +7 che sembra chiudere i conti. La Francia però vuole crederci e Lesmond pesca 5 punti che sembrano dare ancora una speranza sull’83-81: nella confusione dell’azione finale però gli USA hanno la meglio e si laureano campioni del mondo.
USA: Chandler 5, Miles 11, Miller 12, Holmgren 10, Watson, Ivey 16, Davis 1, Lofton 16, Furst 4, Ingram, Kalkbrenner, Baldwin 8
FRANCIA: Tchicamboud 9, Demahis-Ballou 10, Ouedraogo 6, Eyango ne, Dessert, Marsillon Noleo, Frisch 12, Strazel 9, Wembanyama 22, Traore, Ugolin, Lesmond 13
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