Whiteside è il lungo più sottovalutato della lega

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Quella di Hassan Whiteside è sicuramente una delle storie sportive più sorprendenti degli ultimi anni, sebbene ultimamente qualcosa sia andata meno bene rispetto al previsto a causa di alcune dichiarazioni di troppo e alcuni atteggiamenti svogliati che hanno fatto diminuire notevolmente la sua popolarità. I Miami Heat hanno cercato di cederlo perchè son convinti che chiederà il massimo salariale e non sembrano tanto disposti a concederglielo ma, statistiche alla mano, abbiamo davanti uno dei migliori centri della lega.

I suoi limiti offensivi sono un’argomentazione a favore di chi lo critica, ma vedendo la situazione in modo oggettivo c’è poco da ridire su un ragazzo che fino a pochi mesi fa giocava in Libano. Il suo Player Efficiency Rating (la statistica che meglio di tutte indica il valore assoluto di un giocatore) è pari a 25, tra i lunghi solo Anthony Davis lo supera di un misero 0.1, ed è il secondo rimbalzista se consideriamo i rimbalzi catturati rapportati ai 36 minuti e la percentuale di rimbalzi catturati tra quelli disponibili. Ma ecco una serie di dati che vi faranno capire perchè stiamo definendo Whiteside come uno dei giocatori più sottovalutati della lega, di seguito il paragone statistico (utilizzando le migliori statistiche che abbiamo a disposizione) tra lui e Joakim Noah versione 2013/14, quando vinse il titolo di miglior difensore dell’anno e guidò i suoi Bulls ad una straordinaria cavalcata arrivando quarto nelle votazioni per l’MVP: Whiteside ha 25 di PER, cattura il 13.2% dei rimbalzi offensivi ed il 32% di quelli difensivi, concede il 53% al ferro agli avversari (43% da dopo l’All Star Game) su 16.5 tiri difesi nei pressi del ferro ed ha un valore di Defensive Plus/Minus (misura il plus/minus difensivo rapportato ai 100 possessi) di 4.0. Due stagioni fa Noah aveva: 20 di PER, catturava l’11.6% dei rimbalzi offensivi e il 24 di quelli difensivi, concedeva il 54% agli avversari nei pressi del ferro, anche se aveva un Defensive Plus/Minus di 5.0. Con ciò non vogliamo certamente sminuire quanto fatto da Joakim Noah che è stato sicuramente il lungo più decisivo di quell’annata e, parere personale, il migliore in assoluto insieme a Kevin Love, ma sottolineare quanto le statistiche ci dicano che, atteggiamenti sbagliati e limiti offensivi a parte, Whiteside è uno dei migliori lunghi della lega, sicuramente il più sottovalutato.

Hassan Whiteside, Spencer HawesE se vi dimostrassimo che statisticamente Whiteside è (quasi) ai livelli di uno dei centri più dominanti degli ultimi anni? Parliamo di Dwight Howard versione 2008/09, quando con i suoi Orlando Magic vinse 59 partite arrendendosi solo in finale contro Kobe Bryant e i Los Angeles Lakers. Quell’anno DH12 fu eletto Difensore dell’Anno, arrivò quarto nella classifica per l’MVP e viaggiò a 20.6 punti, 13.8 rimbalzi e 2.9 stoppate di media, eppure le statistiche avanzate non evidenziano una differenza così netta tra i due: 25.4 di PER, 13.8% dei rimbalzi offensivi catturati, 29.5% di quelli offensivi ed un Defensive Plus/Minus di 4.3. Ad onor del vero sottolineiamo che le statistiche che si rifanno ai risultati di squadra, come i punti concessi/segnati sui 100 possessi, non sono neanche paragonabili in favore di Howard, ma va considerato che i Magic erano una delle migliori squadre della lega, soprattutto offensivamente, e che quella squadra giocava per Howard.

Da quando Erik Spoelstra ha rivoluzionato il gioco dei Miami Heat rendendolo più veloce grazie anche all’utilizzo di Luol Deng da ala grande, Hassan Whiteside è stato retrocesso in panchina, ma le sue prestazioni sono migliorate, soprattutto dal punto di vista dell’impatto sulla partita. Nel periodo successivo all’All Star Break, mantenendo invariato il minutaggio, segna 17.6 punti, cattura 14.4 rimbalzi e tira con il 57% dal campo e l’80% (!) ai liberi. Nelle ultime 13 partite, partendo sempre dalla panchina, ha chiuso quasi sempre in doppia-doppia (tranne contro Phoenix quando si è limitato a 9 punti) diventando il titolare della striscia più lunga di partite consecutive con almeno 10 rimbalzi uscendo dalla panchina dai tempi di Dennis Rodman.

Prima di sollevare un polverone sottolineiamo ancora una volta che non vogliamo assolutamente sottointendere che Whiteside sia al livello di Noah e Howard nelle annate precedentemente considerate, sarebbe una bestemmia, sportivamente parlando. Il nostro intento è quello di dimostrare in modo oggettivo quanto Whiteside sia sottovalutato, lasciando da parte atteggiamenti e dichiarazioni fastidiose.

PER %Rimb. Dif. %Rimb.Off. Def. +/- % avversari al ferro
Dwight Howard (08/09) 25.4 29.5% 13.8% 4.3
Joakim Noah (13/14) 20 24% 11.6% 5.0 54%
Hassan Whiteside (15/16) 25 32% 13.2% 4.0 53%
Luca Diamante

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