Cecilia Zandalasini, simbolo della Nazionale femminile di Marco Crespi che oggi inizierà l’Europeo in Serbia contro la Turchia, si è raccontata a Fabrizio Fabbri de Il Corriere dello Sport.
Quanto spesso ripensa a quell’assurdo antisportivo che non ci ha dato la possibilità di andare ai Mondiali?
«Devo essere sincera? Non troppe. Non è stato un tiro sbagliato o una palla persa per imperizia o sufficienza. Fu un giudizio soggettivo di chi fischiava.
Non era antisportivo, ma ora è acqua passata. Il presente dice che ci aspetta un Europeo duro ma che vale tantissimo».
Le Olimpiadi sono un obiettivo?
«Nessuno di noi si nasconde. È la chiave che può avvicinarci alla porta per i prossimi Giochi: ma questo sarà un obiettivo primario per tutte le squadre che scenderanno in campo».
Volete imitare le ragazze del calcio?
«È bellissimo vedere quelle ragazze giocare a livelli altissimi come quelli che sta offrendo il Mondiale.
A quel livello parlare di distinzione tra maschi e femmine mi sembra una vera fesseria. In Italia ora la gente tifa per le ragazze azzurre del calcio con
una partecipazione fantastica. I mezzi di informazione si sono accorti di loro, spero proprio che non si fermino e arrivino in fondo.
Sarebbe un grande segnale per il nostro mondo dello sport».

Classe 1996. Collaboratore per BasketUniverso dal 31 marzo 2014. Laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione presso l’Università Statale di Milano. Innamorato dello sport e delle sue storie, con una predilezione per la pallacanestro e il calcio.