“Nel segno di Armani. Olimpia avanti senza il re”. Così titola questa mattina QS, sintetizzando il sentimento che avvolge il mondo del basket italiano e internazionale dopo la scomparsa di Giorgio Armani, patron dell’Olimpia EA7 Milano e figura centrale per il rilancio del movimento cestistico negli ultimi vent’anni.
Un’eredità sportiva immensa
La morte di Armani lascia un vuoto incolmabile non solo nella moda ma anche nello sport. Dal 2004, infatti, con l’acquisizione e il sostegno economico e manageriale all’Olimpia, Armani ha trasformato il club in un top team europeo, restituendo a Milano e all’Italia un ruolo da protagonista nel basket di alto livello.
Come sottolinea QS, oggi “la proprietà è solida e non cambia nulla, anzi, l’impegno sarà certamente garantito proprio per onorarne la memoria e non vanificare lo sforzo degli ultimi 21 anni”. La sfida sarà dunque quella di proseguire sulla strada tracciata, mantenendo competitività in Serie A e in EuroLeague, dove l’Olimpia è tornata stabilmente nel giro delle grandi.
Il nodo degli investimenti
Il punto più delicato riguarda la sostenibilità economica. Gestire un club di basket a livello europeo significa spesso operare in perdita e Armani, grazie alla sua passione e al suo immenso patrimonio personale, non ha mai esitato a coprire i costi pur di garantire all’Olimpia una dimensione d’élite.
Ora, senza il suo entusiasmo diretto, sarà fondamentale capire “la quantità degli investimenti da riversare nel basket”, come evidenziato da QS. Qui giocherà un ruolo importante la Fondazione Armani, che potrebbe diventare l’elemento cardine nella gestione futura.
Il testamento e la Fondazione Armani
Giorgio Armani aveva già predisposto da tempo il proprio testamento, vista l’età e l’enorme patrimonio stimato in 11,5 miliardi di euro. Non essendoci quote di legittima, il futuro del gruppo e degli investimenti sportivi potrebbe dipendere dalle disposizioni lasciate proprio alla Fondazione Armani, chiamata a custodire e valorizzare la sua eredità anche nel mondo dello sport.
Un futuro da scrivere
L’Olimpia Milano resta quindi una realtà solida e con basi strutturali importanti, ma senza la guida diretta di Armani dovrà dimostrare di poter reggere l’urto emotivo e finanziario di questo cambiamento epocale.
Il futuro è nel segno di Giorgio Armani: il club dovrà onorarne la memoria continuando a vincere e a portare in alto il basket italiano in Italia e in Europa.
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