Ettore Messina, probabilmente il miglior allenatore europeo in circolazione, è da poco (ri)diventato capo allenatore dell‘Italbasket e ha un solo compito: portare l’Italia a Rio 2016. Non gli si chiede nient’altro, come se questo fosse facile però… ma per lui è meno difficile di quanto noi italiani crediamo.
Il coach catanese ha rilasciato una lunga intervista esculsiva a La Stampa dove parla della possibile vittoria del Preolimpico per l’italia, cosa che per lui è molto più realizzabile di quanto pensa la maggior parte degli italiani.
Ecco i passaggi più interessanti:
Si sente un po’ come Mister Wolf di Pulp Fiction?
“Andiamoci piano: lui sistema problemi molto più grossi del mio, alla fine io devo semplicemente qualificarmi per le Olimpiadi; sarò anche incosciente, ma non la vedo così complicata”.
Le è stato proposto un contratto bimestrale. Ha avuto dubbi nell’accettarlo?
“Zero. Potrebbe essere il mio ultimo treno che porta ai Giochi Olimpici, non potevo lasciarlo partire senza di me sopra. Ti dirò di più: se mia moglie o Popovich avessero provato ad ostacolarmi, ci sarei comunque salito su quel treno”.
Dice che non sarà così complicato qualificarsi ai Giochi: da dove arriva la sua sicurezza?
“Stiamo parlando di una squadra che ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni, si tratta solamente di perfezionare certi strumenti per essere più efficaci. Non si inventa niente, un allenatore non cambia le persone né le situazioni: io dovrò presentare loro i problemi che il gioco propone e dare delle soluzioni. Sarò una specie di traduttore. Poi, in quest’epoca di comunicazione social sfrenata, se dovessi fallire mi arriverà addosso un sacco di cacca. Ma alla mia età penso di poter sopportare».
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