Gruppo B: un sontuoso Bjelica mata gli spagnoli, è trionfo Serbia

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Spagna-Serbia 70-80

    (21-11, 15-23, 16-28, 18-18)

Parte con il botto la prima giornata a Berlino: subito il match-clou tra due delle formazioni più accreditate alla lotta per l’oro, Spagna e Serbia. Ad aggiudicarsi lo scontro tra le big, è la formazione serba, che dopo un primo quarto in difficoltà, riesce a ribaltare il +12 spagnolo. Solo nel quarto periodo la Spagna si sveglia, toccando il -1, ma Bjelica e Bogdanovic regalano il trionfo ai connazionali.

Un Nedovic scatenato sul finale del primo periodo, con otto punti consecutivi.  (foto Wikipedia)
Un Nedovic scatenato sul finale del primo periodo, con otto punti consecutivi.
(foto Wikipedia)

Kalinic apre le danze, rispondendo alla stoppata di Pau Gasol per il primo vantaggio serbo, mentre la Spagna nei primi minuti fatica a trovare il fondo della retina: dopo cinque minuti di gioco, gli iberici sono ancora a secco, con un 0/8 al tiro, mentre la Serbia conduce 0-5. Ci pensa Fernandez a togliere le castagne dal fuoco con un canestro+fallo a metà quarto, che porta la truppa di Scariolo sul 3-5. La Spagna inizia ad ingranare, la coppia Reyes-Ribas firma cinque punti, portando i compagni sul 12-9 a due minuti dalla prima sirena. Le Furie Rosse scavano il primo solco, con un parziale di 12-0, grazie ai punti di Fernandez, che finalizza i liberi ottenuti dal fallo tecnico sanzionato a Djordjevic. Il primo periodo finisce con la Serbia sotto di dieci lunghezze (21-11), con Raduljica in difficoltà, ben sovrastato da Pau Gasol. Nel secondo periodo, nonostante l’imprecisione dalla lunga distanza, i serbi si rifanno sotto e si portano sul -6 (25-19) a sei minuti dalla pausa lunga. Le incursioni in area degli spagnoli evitano il peggio, mentre Ribas cerca di ripristinare il gap. Nell’ultimo minuto sale in cattedra un caldissimo Nedovic, che firma due bombe e un piazzato dalla media, portando la Serbia ad impattare a quota 34 pari, costringendo Scariolo a chiamare due timeout in pochi secondi. Llull segna un bel buzzer dall’angolo, che vale il 36-34 all’intervallo.

 Il buzzer di Llull
Nemanja Bjelica, MVP del match
Nemanja Bjelica, MVP del match

Di ritorno dalla pausa lunga, la Spagna cerca l’allungo, ma Teodosic e Bjelica concretizzano il sorpasso dei vicecampioni del mondo, con due prodezze e la Serbia conduce di tre lunghezze a metà quarto (45-48). E’ una Serbia decisamente scatenata in questo quarto, i punti di Erceg valgono la doppia cifra di vantaggio (50-60) ad un minuto dalla fine. Il terzo periodo si chiude con lo score di 52-62, a favore della truppa di Djordjevic. Nell’ultimo periodo, la Spagna non alza bandiera bianca, portandosi sul -4, grazie a Pau Gasol, mentre Ribas fa tremare i serbi con la tripla del 63-66. Un Bjelica infiammato ridà linfa e ossigeno ai suoi, con la bomba che sancisce il +6 (63-69) a tre minuti dalla fine. Sale in cattedra Gasol, che con il quattordicesimo punto personale, porta i suoi sul -1 (68-69) a due minuti dalla sirena, Teodosic risponde con due punti dalla lunetta. Bjelica e Bogdanovic chiudono la partita con due bombe nell’ultimo minuto (70-77), punendo una palla persa di Llull, fatale per la Spagna. Finisce 70-80 per la Serbia, che vola nell’ultimo minuto e si aggiudica lo scontro diretto.

Spagna: Gasol 16, Fernandez 10, Rodriguez 2, Hernagomez 2, Ribas 11, Reyes 13, Claver, San Emeterio, Llull 6, Aguilar, Mirotic 10, Vives.

Serbia: Teodosic 10, Simonovic, Kuzmic, Bogdanovic 8, Bjelica 24, Markovic 5, Kalinic 4, Nedovic 14, Milosavljevic 2, Raduljica 4, Erceg 7, Milutinov.

Francesco Manzi

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