Donovan Mitchell

Cleveland Cavaliers, Donovan Mitchell e Darius Garland: giorni CALDISSIMI per il loro futuro

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Dopo l’eliminazione in semifinale di Conference per mano dei Boston Celtics, i Cleveland Cavaliers pensano al futuro.

Il 4-1 subito da Boston non ha lasciato soddisfatti dirigenti e giocatori. Adesso i malumori stanno venendo a galla e il futuro dei Cavs potrebbe essere molto diverso rispetto a oggi.

A guidare la truppa degli scontenti c’è Donovan Mitchell, molto critico nei confronti di diversi compagni di squadra ma anche dello staff tecnico. Secondo la superstar il suo team sarebbe arrivato impreparato ai playoff con tanti atteggiamenti non ritenuti abbastanza professionali e una scarsa propensione all’ascolto da parte dei più giovani. Sul banco degli imputati anche Jarrett Allen che Spida avrebbe voluto in campo stringendo i denti nella serie con Boston, al contrario di quanto accaduto. Da settimane ormai c’è la fila davanti alla porta di Mitchell per convincerlo a lasciare Cleveland. Miami Heat, Brooklyn Nets, Los Angeles Lakers e Orlando Magic affollano la lista delle pretendenti. L’ex Utah ha un altro anno di contratto garantito e nel 2025 potrebbe esercitare un player option. Cleveland potrebbe offrirgli fino a 269 milioni in cinque anni, cifra di molto superiore a quanto potrebbero garantirgli le attuali contendenti. L’aspetto economico potrebbe giocare un ruolo importante e convincere Mitchell a restare ma i Cavs vogliono rinnovare l’accordo nelle prossime settimana, per non rischiare di perderlo senza ottenere nulla in campo fra dodici mesi.

Nel caso di prolungamento del contratto di Mitchell, sarebbe con tutta probabilità Darius Garland a fare la valigie. I suoi agenti, infatti, non sarebbero soddisfatti del ruolo che sta avendo nelle ultime stagioni e starebbero sondando il terreno per fargli cambiare maglia. Anche in questo caso non mancherebbe le pretendenti. Nello spogliatoio di Cleveland non si respira un’aria molto serena. Se resta Mitchell, dunque, è probabilissima la partenza di Garland e Allen.

In tutto ciò bisognerà anche definire il futuro dell’allenatore J.B. Bickerstaff. Il coach ha centrato i playoff per due anni di seguito e condotto la squadra a un record vincente ma i problemi con alcuni dei giocatori più importanti potrebbero costargli il posto. Mandarlo via per “accontentare” Mitchell o Garland, insomma, è tutt’altro che un’ipotesi campata per aria.

Infine, il front office nutre dei dubbi su Evan Mobley. Giocatore tremendamente affidabile in difesa ma cresciuto meno del previsto in fase offensiva. Potrebbe essere una interessante pedina di scambio per rinforzare il roster e negli uffici dei Cavs non viene ritenuto più così incedibile come qualche mese fa.

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