Lo scandalo Kawhi Leonard continua a scuotere l’NBA, con nuove rivelazioni che mettono i Los Angeles Clippers in una posizione sempre più difficile. Secondo quanto riportato dall’insider Jake Fischer, diversi strategist di altre franchigie credono che, se la NBA non dovesse intervenire con sanzioni pesanti—come la perdita di scelte al primo giro o addirittura l’annullamento del contratto di Leonard—altre squadre potrebbero sentirsi libere di replicare pratiche simili.
Il cuore dello scandalo: il contratto con Aspiration
Al centro delle accuse c’è un presunto contratto di endorsement da 28 milioni di dollari firmato da Kawhi Leonard nel 2022 con Aspiration, società “green” finanziata con 50 milioni di dollari dal proprietario dei Clippers, Steve Ballmer, e successivamente dichiarata fallita.
L’accordo, siglato attraverso la società personale di Leonard, KL2 Aspire LLC, non prevedeva alcun lavoro promozionale concreto. Inoltre, secondo i documenti trapelati, alcuni pagamenti sarebbero stati vincolati alla permanenza del giocatore nei Clippers, sollevando sospetti di aggiramento delle regole salariali NBA.
La reazione della Lega e delle altre franchigie
Il caso è esploso dopo l’inchiesta del podcast Pablo Torre Finds Out del 3 settembre 2025, che ha portato la NBA ad aprire ufficialmente un’investigazione.
Molti dirigenti e addetti ai lavori, intervistati da Fischer, si sono detti indignati e convinti che la Lega sarà costretta a punire duramente i Clippers per evitare che altri team creino “società di facciata” per garantire compensi extra ai propri giocatori.
Il Commissioner Adam Silver, intervenuto pubblicamente il 10 settembre, ha sottolineato che saranno necessarie prove sostanziali per arrivare a sanzioni come: multe salatissime, perdita di scelte future al Draft, fino alla possibilità estrema di rescindere il contratto di Leonard, lasciando però il suo salario a bilancio per i Clippers.
Clippers e Ballmer si difendono
Dal canto loro, i Clippers e Steve Ballmer negano qualsiasi coinvolgimento diretto, dichiarando che si tratta di un’operazione gestita in autonomia da Leonard e dalla sua società. Tuttavia, la coincidenza con il finanziamento iniziale ad Aspiration alimenta dubbi e sospetti sempre più forti.
Un futuro incerto per i Clippers
L’opinione pubblica e gli addetti ai lavori vedono la situazione in maniera quasi unanime: l’immagine dei Clippers e di Leonard è fortemente compromessa. Se la NBA decidesse davvero di colpire duramente la franchigia, lo scandalo potrebbe diventare uno dei più gravi casi di aggiramento delle regole nella storia recente della Lega.
Il futuro di Kawhi Leonard ai Clippers rimane dunque appeso a un filo, in attesa che l’inchiesta NBA faccia piena luce sulla vicenda.
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