Vladimir Micov, il giocatore con più esperienza europea nel roster dell’Olimpia Milano, è stato intervistato da Giuseppe Nigro per la Gazzetta dello Sport. Alla vigilia dell’esordio in Eurolega delle Scarpette Rosse, questa sera a Mosca contro il Cska, il grande ex di serata ha presentato la sfida parlando anche delle prospettive della nuova stagione.
Cska. Una squadra che è sinonimo di Final Four, uno dei pochi club con l’aereo privato, ogni anno firmano i migliori giocatori. Io ho avuto spazio con Messina, giocando due F4 consecutive con campioni come Teodosic e Krstic, ma non siamo riusciti a vincere, cosa per cui il Cska è costruito.
Milano. Una delle pochissime società con un’organizzazione simile al Cska per staff tecnico, cura dei dettagli e facility. L’arrivo di Pianigiani ha aperto una nuova era: ha cambiato molto ma finora c’è stato poco tempo per assorbire i suoi dettami, la vera Olimpia si vedrà fra due-tre mesi, il tempo di trovare la chimica giusta.
Theodore e Goudelock. Individualmente ottimi giocatori ma ci vorrà tempo per trovare gli equilibri, imparare a condividere la palla e coinvolgere i compagni.
Eurolega. In una stagione così lunga servono le rotazioni e un sistema in grado di farti recuperare alla svelta. Ci saranno tanti alti e bassi, dovremo vincere il più possibile in campionato per non risentire psicologicamente delle sconfitte che potranno arrivare in Eurolega. All’inizio noi giocatori eravamo scettici su questo format chiuso ma si è rivelato positivo, sono favorevole a un aumento del numero della squadre.
Cantù. I miei due anni e mezzo sono stati il miglior periodo recente, ora so che ci sono problemi con il proprietario, i giocatori e i tifosi ma preferisco non commentare.
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