Alessandro Gentile a SportWeek: “NBA? Non un grande fan, preferisco l’Europa”

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Dopo la vittoria dello scudetto, il primo trofeo con la maglia dell’Olimpia Milano per lui, Alessandro Gentile è stato intervistato da SportWeek, l’inserto del sabato della Gazzetta dello Sport. La notte prima di Gara-7 di finale, il giocatore era stato scelto come 53esima chiamata assoluta dai Minnesota Timberwolves e poi subito girato agli Houston Rockets, ma a quanto pare ci vorranno almeno ancora una o due stagioni per vederlo oltreoceano come quinto italiano.

Nell’intervista, Gentile parla proprio di questo:

La chiamata dei Rockets è certamente motivo di orgoglio per me, la NBA è l’aspirazione di tutti, anche se non sono un grande fan del basket americano.

Tanti vedono nella NBA l’eccellenza assoluta, ma io la penso diversamente. Ci sono tanti campioni, ma secondo me molti sembrano tali per via del proprio fisico. A livello tecnico non vedo una grossa differenza con l’Europa, infatti io sono cresciuto seguendo più l’Eurolega che la NBA.

Paura della NBA? No, assolutamente. E’ un mondo diverso al quale è difficile ambientarsi. Ho parlato con Gigi Datome e ho capito che lo stare in panchina spesso non dipende da te. In NBA vedi molti giocatori che ti portano a chiederti: ma questi da dove spuntano? Molti di questi in Serie A non sopravviverebbero tre partite.

Infine, spazio anche al futuro con Milano, nonostante qualche voce di corridoio:

L’intenzione è quella di restare a Milano, anche se ci sono due o tre cose da chiarire. Il mio rapporto con coach Banchi? Ho detto che ci sono due o tre cose da chiarire.

 

Francesco Manzi

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