Compleanno in casa Olimpia: sono 79… forse

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9 gennaio 1936. Questa è la data, un po’ misteriosa, un po’ ufficiale, della nascita dell’Olimpia Milano. Sotto il segno della vittoria evidentemente visto che il 1936 è anche l’anno del primo scudetto. La squadra nacque in realtà su iniziativa del Conte Borletti che la considerava una specie di dopolavoro aziendale. Secondo le cronache dell’epoca il club sarebbe stato fondato nel 1930 ma anni dopo il presidente storico Adolfo Bogoncelli decise che la data corretta doveva essere 1936. Oggi il 1936 è riportato nel logo della società sotto la scritta Olimpia. La data coincide appunto con quella del primo scudetto, con capitano Enrico Castelli, allenatore Giannino Valli. L’anno dopo arrivò Sergio Paganella, uno dei primi grandi pivot del basket italiano. Il Borletti vinse quattro scudetti consecutivi.

Ma la svolta non c’era ancora stata. Milano nel basket aveva vinto altri scudetti ma all’Olimpia di Borletti spettano quelli che vanno dal 1936 al 1939, poi la società perse Borletti, venne soppiantata dalla Ginnastica Triestina e si trovò in difficoltà cambiando registro nel dopoguerra. Adolfo Bogoncelli, trevigiano di nascita ma triestino a tutti gli effetti, si innamorò del basket a Modena e quando con i soldi del Partito d’Azione fonda una squadra dopo il trasferimento a Milano la chiama Triestina. Dopo la guerra il finanziamento cessa, la squadra si trasferisce a Como mentre il Borletti retrocede in B. Il colpo di genio di Bogoncelli è fondere le due società e dar vita a quella che effettivamente può finalmente chiamarsi Olimpia ovvero la società nata dalla fusione del Borletti con la Triestina (per un po’ fu chiamata confidenzialmente “Borolimpia”). Il Borletti era lo sponsor del club, Bogoncelli l’illuminato presidente che nel 1949 acquistò da Venezia il cannoniere Sergio Stefanini, che aveva vinto già due scudetti e prolungò la collana di imprese a Milano.  Ad allenare la squadra era Cesare Rubini. Bogoncelli e Rubini formeranno il primo grande binomio presidente-allenatore della storia del basket italiano. Prima Borletti, poi il genio di Bogoncelli, i suoi istinti illuminati e infine appunto il grande Rubini. L’Olimpia leggendaria era nata.

Bogoncelli è stato un dirigente innovativo, geniale. Ha inventato le sponsorizzazioni prima con il Borletti poi con quella storica del Simmenthal, ha praticamente creato un vero mercato per i giocatori, ha diffuso il verbo del basket portando in Italia gli Harlem Globetrotters negli anni in cui erano la squadra più famosa e anche più forte al mondo per la presenza dei giocatori di colore – praticamente banditi dalla NBA – tra cui il fenomenale Wilt Chamberlain. Bogoncelli ha inventato Rubini allenatore-giocatore, poi sotto la sua ala c’è stato il primo grande binomio allenatore-assistente ovvero Rubini il grande motivatore carismatico e Sandro Gamba, lo scienziato del basket. Nel 1966 Bogoncelli ha portato a Milano come straniero di coppa Bill Bradley, il giocatore universitario dell’anno, trasferitosi a Oxford per studiare rinviando l’ingresso nella NBA di due anni. L’ultimo grande colpo della sua straordinaria carriera dirigenziale è l’ingaggio di Dan Peterson come allenatore dopo che già aveva scelto Toni Cappellari quale manager all’addio di Rubini creando un’altra grande coppia: Cappellari-Peterson.

Bogoncelli uscì dal basket aprendo le porte alla famiglia Gabetti nel 1980. In quel momento l’Olimpia aveva vinto 19 scudetti, gli ultimi 15 sotto la sua ala magica. In sede c’è una foto che lo ritrae assieme a Rubini nel suo ufficio, a ricordare quel responsabilità gravi su chiunque abbia gestito in seguito l’Olimpia. Un mandato a vincere ma anche a farlo in un certo modo e ad innovare, precorrere. L’Olimpia ha 79 anni. Buon compleanno.

Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano

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