La macchina perfetta dei Golden State Warriors è tornata sulla terra negli ultimi giorni, con due sconfitte in tre gare ed entrambe in casa, alla Oracle Arena, dove fino alla settimana scorsa erano imbattuti dalla scorsa stagione. In più, le sconfitte sono arrivate contro Boston Celtics e Minnesota Timberwolves, non proprio contender. Ora il record dei Bulls di Jordan della stagione 1995-96 che totalizzarono 72 vittorie in una stagione appare molto più lontano.
Gli Warriors hanno al momento 8 sconfitte e quattro partite rimanenti, due contro i San Antonio Spurs e due contro i Memphis Grizzlies. Per superare quella Chicago dovranno perderne al massimo una e, per come sono apparsi nelle ultime uscite, potrebbero seriamente non farcela. Il record, uno dei più importanti della storia NBA, è un obiettivo chiaro di Stephen Curry e compagni, non è un segreto e i giocatori ne hanno parlato più di una volta. Dopo la sconfitta contro i T’Wolves, però, è stato Draymond Green, il tuttofare di Golden State, ad allontanarlo implicitamente:
E’ la natura umana, siamo pronti alla fine della stagione regolare. Parliamo di 82 partite, dopo un po’ ci si annoia. Non è una scusa per giustificare le ultime sconfitte, sto solo cercando di essere il più sincero possibile. Siamo arrivati ad un punto dove aspettiamo il termine della RS.
Una precisazione, guardando il tabellino delle vittorie e delle sconfitte dei Warrios risulta che le sconfitte siano 9 e non 8 come scritto nell’articolo, per cui alla prossima persa non potranno più superare i Chicago Bulls di Jordan.