Dopo quasi un mese dal tragico accaduto, si torna a parlare dei vergognosi fatti avvenuti il 19 ottobre scorso dopo la partita tra Sebastiani Rieti e Pistoia Basket, valida per la Serie A2. In quell’occasione, i tifosi di Rieti avevano preso d’assalto un pullman di supporters ospiti, tirando pietre: una di esse aveva colpito e ucciso Raffaele Marianella, 65 anni, autista del veicolo. Sull’episodio si era espressa anche la politica, compresa la presidente Giorgia Meloni.
Le indagini avevano successivamente portato all’arresto di 3 persone, membri del tifo organizzato reatino e vicini agli ambienti di estrema destra. Quindi perché ora torniamo a parlare di quel vergognoso episodio? Perché giovedì sera, durante la partita di calcio tra Moldavia e Italia, gli Ultras Italia, ovvero un gruppo di tifo organizzato che segue i match degli Azzurri, ha esposto uno striscione di sostegno per i 3 arrestati: “19-10-25 una tragica fatalità, ma puntare il dito non sarà mai la nostra mentalità!”. Insomma un tentativo di sminuire quello che è a tutti gli effetti un assassinio, cercando di derubricarlo a semplice incidente casuale.
La vergognosa presa di posizione degli Ultras Italia non deve sorprendere più di tanto: è noto che questo gruppo sia a sua volta di matrice neofascista, la stessa ideologia dei 3 uomini arrestati.
Gli Ultras Italia hanno difeso i tifosi del Sebastiani Rieti, che il 19 ottobre scorso hanno assassinato l’autista dell’autobus del Pistoia Basket: è successo ieri sera a Chisinau, durante #MoldovaItalia. Entrambi i gruppi sono legati all’estrema destra.
— Pallonate in Faccia @pallonateinfaccia.bsky.social (@pallonatefaccia) November 14, 2025
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