Bill Russell, deceduto di recente, è stato uno dei centri più dominanti nella storia del basket. A raccogliere la sua eredità Kareem Abdul-Jabbar che ha imposto il suo dominio sulla NBA subito dopo il ritiro della leggenda dei Boston Celtics.
Abdul-Jabbar ha raccontato il suo primo incontro con Russell dalla sua pagina su Substack. Vi proponiamo una sintesi tradotta dell’episodio.
Ero andato nella palestra della mia scuola per vedere l’allenamento dei Celtics, si trovavano lì perché il campo era comodo per tante squadre, vicino al Madison Square Garden e agli hotel. Russell stava leggendo il giornale e non aveva intenzione di smettere, anche se Auerbach insisteva affinché mi conoscesse. Il mio allenatore dell’epoca, Jack Donahue, mi chiamò. Mi sono avvicinato timoroso e mi ha presentato a coach Auerbach che a sua volta ha chiamato Russell. Bill ha abbassato il giornale e mi ha guardato un po’ accigliato, per poi sbuffare: “Non mi alzo solo per incontrare un ragazzino”. Mi sono fatto piccolo piccolo, volevo scappare. “Non fari impressionare, ragazzo. A volte è un po’ burbero”. Così mi ha portato da lui: “Bill, sii gentile con questo ragazzo che potrebbe essere il prossimo re”. Ho allungato la mano, lui non sorrideva ma si era addolcito, così me l’ha stretta e ho conosciuto il mio idolo d’infanzia. Dicono che non bisognerebbe incontrare i propri eroi, che spesso è deludente, ma per me non è stato così. Ero sconcertato perché mi aveva parlato, ho visto nei suoi occhi la passione per il gioco o almeno è ciò che ho voluto credere. In ogni caso questo incontro è servito ad alimentare i miei sforzi per diventare come lui.
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