La pagelle di Cantù – Brindisi: l’accoppiata Cournooh-Zerini trascina Brindisi alla vittoria. A Cantù non basta il trio Abass-Heslip-Hasbrouck

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CANTU’

Abass 8: 23 punti, 9 rimbalzi, 10 falli subiti e 28 di valutazione per il capitano canturino bastano e avanzano abass cantùper descrivere la sua prestazione. Davvero indomito, ha lottato per tutta la gara unendo grande energia ed ottime soluzioni individuali.

Hasbrouck 8-: un 6° uomo extra-lusso quello visto questa sera. Micidiale in attacco dove trova sempre la soluzione migliore, ottimo anche in difesa. Se prosegue su questa strada Cantù potrà contare su un valore aggiunto.

Heslip 7,5: primo tempo in sordina per il “bombarolo” canadese, che si accende improvvisamente nel 3° quarto ed insacca una serie di triple pazzesche. Cala nel finale grazie all’attenta difesa brindisina predisposta sulle sue uscite dai blocchi.

Wojciecovski 7: Kuba ha sorpreso tutti con una prestazione chirurgica al tiro. Ha rappresentato in alcuni frangenti di gara un vero rompicapo per Brindisi.

Berggren 7-: solida presenza nel pitturato, fa spesso la cosa più utile alla squadra piazzando stoppate, prendendo rimbalzi e facendosi trovare pronto quando assistito dai compagni.

Hall 5,5: impalpabile la sua prestazione, si fa vedere solo in lunetta.

Tessitori 5,5: soli 7 minuti per lui durante i  quali non mostra giocate memorabili.

Ross 5: gioca poco ma non se ne conosce la motivazione, tuttavia nei 19 minuti in cui è rimasto in campo sembrava la copia sbiadita del talento cristallino che tutti conosciamo.

Cesana s.v.

Corbani 6: la sua squadra non esprime un grandissimo basket corale puntando forse eccessivamente sulle giocate dei singoli. Tuttavia il gioco di Cantù pare efficace, considerando anche il materiale non proprio da prima fascia di cui dispone.

BRINDISI

Kadji 8: 25 punti e 11 rimbalzi per la rivelazione di questa prima parte di campionato. Quando è in giornata kadji sassariin attacco pare immarcabile, unendo un efficace gioco spalle a canestro ad una pericolosità dal perimentro intrigante per un giocatore di 2,11 cm. Brindisi lo cavalca e fa bene.

Zerini 8-: prestazione monstre per il capitano brindisino che oltre ai 13 rimbalzi catturati mostra una insospettabile pericolosità in attacco. I suoi tap-in offensivi fanno molto male a Cantù e probabilmente decidono la partita. La sua difesa si conferma come al solito da manuale. Peccato solo per quei 2 tiri liberi sbagliati a 3 secondi dalla fine che avrebbero potuto chiudere prima il match.

Cournooh 8-: solo un arbitraggio apparso eccessivamente fiscale è riuscito a fermarlo, estromettendolo anticipatamente dalla gara per raggiunto limite di falli. Fin quando è in campo esplode 4 bombe e mette 4 canestri dall’area tirando con il 100%. Ottima anche la sua pressione difensiva.

Banks 7,5: si carica sulle spalle il peso offensivo della squadra nei frangenti finali del match, risultando una vera spina nel fianco per la difesa canturina con le sue incursioni repentine.

Harris 6-: solito grande impegno e sagacia tattica, tuttavia incappa in una serata storta al tiro ed anche in difesa appare un po’ sulle gambe. Paga probabilmente una condizione fisica non brillante.

Marzaioli 6-: ottimo primo tempo per lo scugnizzo casertano, soffre fisiologicamente nel finale quando Bucchi è costretto a rimetterlo in campo per i 5 falli di Scott e Cournooh. Non sfigura comunque e si rende utile permettendo al suo coach di allungare le rotazioni degli esterni.

Scott 5-: prova incolore, non la prima in verità. Un vero rebus le sue prestazioni alterne.

Gagic 4: si conferma non adatto per questi livelli in questo momento storico. Il dubbio che il giocatore non possa dare di più comincia ad essere sempre più assillante per la società brindisina.

Milosevic s.v.: più preoccupante di Gagic è solo la situazione di Milosevic che gioca solo scampoli di partita da un po’ di settimane a questa parte. Piacerebbe sapere quale sia la causa di tale malessere.

Bucchi 7,5: mezzo capolavoro per il coach bolognese che con soli 4 esterni rodati ed il quasi esordiente Marzaioli a dare una mano, riesce a portare a casa una vittoria quasi insperata ad un certo punto. Bravo ad impostare la manovra offensiva sul gioco interno; i suoi uomini infatti appoggiano spesso la palla sui lunghi riuscendo ad elaborare un gioco efficace se rapportato alle difficoltà per l’assenza di Reynolds.

Redazione BasketUniverso

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