Metta World Peace: “Quel tizio di Venezia mi ha motivato ancora di più”

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Dopo la vittoria di Cantù nel recupero del derby con Milano, ai microfoni di Sportitalia il solito Metta World Peace non si limita soltanto a commentare la buona prova della sua squadra ma risponde, come sa fare lui, alle dichiarazioni di un giocatore di Venezia (Ress, ndr) che, dopo la partita vinta da Venezia proprio contro Cantù, aveva lanciato frecciatine a Metta. Queste erano state le parole del lungo di Venezia: “Mi ha fregato una volta ma poi l’ho battezzato. Grande rispetto ma quando ho visto che partiva sempre a sinistra ho preso le contromisure”.

ron metta friendPronta risposta di Ronald Artest: “E’ stata una buona gara, una partita fisica e noi venivamo da una brutta prova contro Venezia. Sui giornali ho letto che uno dei giocatori di Venezia sapeva in anticipo quello che avrei fatto in campo, che sono prevedibile. Io gli rispondo che ho giocato 15 anni in NBA, ho avuto una grande carriera, sono stato tra i candidati per l’Mvp, sono stato difensore dell’anno. A questo punto della mia carriera avevo voglia di giocare in altre nazioni e divertirmi, ma quando ho letto quello che ha detto quel tizio di Venezia mi sono ulteriormente motivato a giocare ancora più duro. Ho 35 anni ma mi sento benissimo, sono ancora in grado di giocare con i colleghi più giovani.”  L’amico dei panda ha poi concluso dicendo di aver capito come deve giocare in Italia e che giocherà sempre più duro d’ora in avanti. La cosa certa è che, accolto come una star, il numero 37 di Cantù è sulla bocca di tutti, dei media e anche dei suoi colleghi in campo e, di certo, questa cosa, a lui, non dà affatto fastidio.

 

Redazione BasketUniverso

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