Orlandina basket: fra attese e novità

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Pubblico sempre presente al Palafantozzi, anche per il primo allenamento

La parola d’ordine di questa preseason per la squadra siciliana è senza dubbio “attesa”.
L’Orlandina, vedendosi costretta ad annullare le due amichevoli del fine settimana contro Trapani (che si sarebbe dovuta disputare ieri) e contro Reggio Calabria (di questa sera), fa attendere i suoi tifosi che non vedono l’ora di varcare nuovamente le porte del Palafantozzi. C’erano grandi aspettative e tanta voglia di vedere sul parquet i nuovi Oriakhi e Jasaitis, i soliti Basile e Nicevic, ma anche il grande “ex” Freeman, protagonista della prima metà della seconda stagione, il quale, nonostante polemiche e la discontinuità ha determinato la vittoria in alcune delle partite chiave del campionato (vedi Cantù e Sassari).
L’Orlandina comunica di avere «accolto la richiesta del club calabrese», che si è ritrovata a fare i conti con troppi problemi (secondo alcuni rumors uno dei due americani non avrebbe superato i controlli medici) per potersi impegnare in una partita, anche se amichevole. Griccioli ha deciso di lasciare una domenica libera ai suoi ragazzi.

Si attende, anche (già da un po’ di tempo) la firma di Stojanovic, giocatore classe ’97 che già da un paio di settimane si aggira fra le strade orlandine, ma che, a quanto pare per problemi burocratici (si attende, forse, un documento da parte della FIBA) non è ancora stato ufficializzato dalla società.

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Scatto dell’amichevole contro la Viola, a Reggio Calabria http://www.orlandinabasket.it/

Non è, però, un periodo di stallo per la Betaland: sono infatti state recentemente rilasciate le immagini delle nuove divise, caratterizzate da un design totalmente diverso rispetto a quello della scorsa stagione.
La squadra torna a vestire il bianco-azzurro. Nelle gare in casa la divisa sarà composta da una canotta con due strisce azzurre e tre bianche davanti, mentre il retro della canotta sarà bianco così come il pantaloncino. In trasferta la composizione sarà inversa: due strisce bianche e tre blu davanti, retro della canotta e pantaloncino azzurro.Una canotta che rappresenta però anche l’identità della squadra che dovrà indossarla, il legame con il territorio, la forza e la combattività che ci si aspetta nella prossima stagione: i paladini, infatti, scenderanno in campo pronti per la battaglia, con l’immancabile spada stampata sul pantaloncino.

Ma gli appassionati dovranno, di nuovo, attendere prima di vederla addosso ai giocatori orlandini.

La prima prova sul campo è adesso quella di Scafati, dove la Betaland disputerà il Memorial Carlo Longobardi insieme ad Avellino e Brindisi, il prossimo weekend.

Ancora una volta, attenderemo.

Francesco Manzi

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