Robert Horry si colloca in un club molto esclusivo, al fianco di Kobe Bryant e Michael Jordan

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Robert Horry ha posto se stesso in un club decisamente elitario, quello dei giocatori più “clutch” nella storia della NBA.

Nel corso della trasmissione The Jump su ESPN, a Horry è stato chiesto di comporre il suo Mount Rushmore degli atleti più decisivi nei finali di gara. Horry ha indicato Kobe Bryant, Michael Jordan, Reggie Miller e se stesso come i quattro più “clutch” di sempre.

Esagerato? Probabilmente sì. Ma va riconosciuto che Horry ha segnato due dei canestri più pesanti del millennio, almeno fino a questo momento. Nelle finali della Western Conference del 2002, con i Sacramento Kings avanti 2-1, i suoi Los Angeles Lakers erano sotto di 14 all’intervallo in gara 4: lui segnò 16 punti nella ripresa, compresa la tripla della vittoria sulla sirena grazie alla quale i gialloviola si avviarono al three-peat.

Tre anni più tardi, con i San Antonio Spurs sul 2-2 nell’ultimo atto contro i Detroit Pistons, fu un’altra sua conclusione dall’arco a pochi secondi dalla fine di gara 5 a indirizzare la serie verso il Texas.

 

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