Scoperto il nome del coach che ha picchiato un giocatore in A2: Saibene della Virtus Roma

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Ieri, Mario Canfora de La Gazzetta dello Sport, aveva twittato che un giocatore di A2 era stato picchiato dal suo allenatore, che era a rischio esonero (giustamente), dopo il bruttissimo episodio nei confronti del ragazzo.
Sempre la Gazzetta, è uscita oggi in prima pagina con i nomi dell’allenatore e del giocatore: coach Guido Saibene della Virtus Roma e il ventunenne Ennio Leonzio, ex Stella Azzurra Roma.

Il tutto è accaduto durante l’allenamento mattutino di mercoledì: in campo c’erano Leonzio, Bonfiglio, Maresca, Benetti, Zambon ed un giovane; pare che il coach milanese si sia avvicinato a Leonzio (tra l’altro un semplice comprimario del roster) e abbia iniziato a tirargli delle manate a mano aperta nella zona fra la parte sinistra del collo e la spalla sinistra poiché non aveva eseguito alla perfezione uno schema, tanto da lasciargli delle vistose abrasioni che La GazzetRoma  09.09.2015 Nella foto: Ennio Leonziota dello Sport ha potuto esaminare e su cui si è basata nella scrittura dell’articolo.

A confermare l’accaduto c’è anche l’agente del giocatore, Enzo Garsia a Il Corriere dello Sport:

“Purtroppo questa è la verità. Ennio mi ha raccontato come si è fatto quei segni sul corpo e, lì per lì, non ci volevo credere. Io non mi permetto di mettere le mani addosso a mio figlio, quindi non voglio che nemmeno un estraneo, come può essere Saibene con Leonzio, lo faccia con lui. Saibene ha più volte contattato Ennio per chiedergli scusa e alla fine si sono visti: il suo intento non era quello di fargli del male fisico ma solamente spronarlo a dare di più. Le scuse non bastano, il ragazzo la sera prima aveva informato la società dell’accaduto e le parole non possono cancellare un atto di questo tipo. Prendere insulti o parolacce è all’ordine del giorno da parte di un coach, lo fa per il bene di tutti, ma arrivare a mettergli le mani addosso non lo accettiamo. Ora aspettiamo cosa decide la società ma, se la scelta fosse continuare con Saibene, noi, molto probabilmente, chiederemo la cessione perché il ragazzo non si sente più a suo agio con quell’uomo”.

Nonostante la Virtus Roma sia stata tra le prima a lanciare il “codice etico”, ieri Saibene era sul parquet a condurre allenamento e questa sera sarà in panchina a guidare la squadra contro Rieti. Certo, la sua avventura capitolina è agli sgoccioli ma, se si decide di redigere un codice etico, si dovrebbe applicarlo sempre e sin da subito, ma a quanto pare… Speriamo quanto meno che vengano presi drastici provvedimenti nei confronti dell’allenatore per questo episodio.

Dal codice etico della Virtus:

la società si impegna:

– ad astenersi da qualsiasi condotta atta ad arrecare pregiudizio alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini e giovani, garantendo che la salute, la sicurezza ed il benessere psico-fisico assumano un ruolo primario;

– ad evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino o possano determinare incitamento alla violenza o ne costituiscano apologia

Diciamo che queste norme non sono state rispettate da Saibene.

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