Serie A, PO Gara 5: Varese domina e chiude la serie con Venezia

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Varese è la prima semifinalista del campionato, dopo aver battuto in gara 5 Venezia al termine di una partita sempre gestita e complicatasi un po’ solo per un leggero calo nel finale.

vareseVenezia parte bene con due triple di Clark, ma Dunston domina vicino al tabellone e porta avanti i suoi. Il vantaggio poi si dilata con le triple di Ere e Sakota: 26-17 a fine primo quarto.

Polonara e Ivanov in uscita dalla panchina non fanno calare l’intensità e segnano canestri importanti, Venezia non riesce ad opporsi in difesa e non è fluida in attacco, perciò la forbice si allarga ancora all’intervallo sul 51-34.

Terzo quarto abbastanza brutto sotto il profilo del gioco con molti errori per entrambi le squadre. L’Umana comunque riesce a giocare alla pari e sfrutta l’14 ai liberi di Green per riportarsi più vicina con Rosselli e Diawara, ma nel finale ancora Ivanov lascia il divario quasi invariato (68-52).

DunstonBryant vareseI Lagunari aprono l’ultima frazione con un break di 0-6 tutto d’orgoglio, interrotto dalla bomba di Banks. Polonara e Diawara si scambiano ottimi canestri, ma un canestro col fallo a rimbalzo d’attacco di Magro vale il -9 per la Reyer. Qui però Sakota tira fuori dal cilindro una tripla incredibile allo scadere dei 24” che ricaccia indietro gli ospiti, che comunque si riaffacciano fino al -6 con 30” da giocare. Ancora l’ala di Varese però firma dalla lunetta i liberi che sanciscono vittoria e semifinale per la Cimberio.

Nonostante il momento di forma delle bocche da fuoco Banks ed Ere non sia dei migliori e nell’ultima sfida sia mancata anche la solita regia di Green, la Cimberio passa il turno con autorità e aspetta la vincente di Milano-Siena. Ancora una volta sugli scudi Dusan Sakota, vero simbolo dell’annata varesina, diventato protagonista di una delle favorite per lo scudetto dopo anni da eterna promessa. Il resto lo fanno la solidità di Dunston e la capacità di farsi trovare pronti di Polonara e De Nicolao, oltre a un sistema di gioco che riesce ad essere efficace anche quando gli uomini di punta non rendono al meglio e che sicuramente è la vera forza di Varese. Se Banks ed Ere dovessero tornare stabilmente sui loro standard questa squadra ha tutto per arrivare in fondo.

varese-veneziaPer la Reyer invece si chiude un’annata a malapena sufficiente, nella quale la dirigenza, per il budget stanziato, si aspettava sicuramente qualcosa di più, a partire dalla regular season. E’ mancata però sempre la giusta amalgama ad una squadra che sulla carta era di sicuro da vertice, con la discontinuità che ha caratterizzato tutta l’annata veneziana. A questo proposito bene nel complesso soliti Clark e Young, che comunque hanno però avuto qualche comprensibile passaggio a vuoto, ci si poteva invece aspettare di più da Diawara, che per potenzialità potrebbe davvero essere dominante in Serie A, mentre Rosselli ha mostrato di poter essere importante anche nella massima serie, ma anche lui ha risentito della discontinuità della squadra.Sotto canestro poi, escluso Szewczyk, il migliore della stagione, si è pagata la scelta sbagliata di Williams, con Hubalek autore di un’annata pessima, Magro apparso un po’ acerbo e Marconato protagonista di un buonissimo campionato, ma comunque con molte primavere alle spalle. Dunque in un contesto dove i problemi principali sono stati la continuità e l’amalgama appare difficile la conferma di coach Mazzon per il prossimo anno.

Cimberio Varese: Sakota 23, Banks 14, Rush, De Nicolao 4, Green 7, Cerella, Ere 7, Polonara 9, Dunston 10, Ivanov 10.
Umana Venezia: Clark 12, Bulleri 3, Diawara 21, Marconato, Young 7, Bowers 13, Rosselli 15, Magro 2, Hubalek 2.

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