Parte la Summer League di Orlando, che andrà in scena dal 5 all’11 Luglio per poi lasciare spazio a quella di Las Vegas, più classica e lunga. La stagione 2014-15 viene aperta dal match tra Brooklyn Nets e Indiana Pacers, risoltasi in un completo dominio da parte dei primi. La partita ha uno e un solo padrone: Mason Plumlee. Il centro, che già aveva ben impressionato nella seconda metà di stagione NBA, si ripete alla SL, dove domina i lunghi di Indiana e chiude con 23 punti in 23 minuti, spalleggiato dal compagno Marques Teague (14 punti e 6 assist). I Nets rimangono avanti per tutto l’arco dell’incontro e alla fine vincono 101-81, per i Pacers 20 palle perse e 21 punti di Donald Sloan.
La sfida successiva vede affrontarsi due dei playmaker più attesi di questa classe Draft: Shabazz Napier, campione NCAA e 24esima scelta assoluta per gli Heat, e Marcus Smart, sesta assoluta per i Celtics. In realtà questo duello si risolve a chi gioca meno peggio e alla fine a spuntarla è il giocatore di Boston. I Celtics vincono guidati dal “navigato” Kelly Olynyk, autore di 20 punti con 8 rimbalzi (ma 6 palle perse), mentre Smart si limita a 8 punti e 2/8 dal campo, con anche 6 palle recuperate. Di fronte a se Napier fa ancora peggio: 12 punti con 3/15 dal campo e ben 8 palle perse. Miami trova una buona mano in James Ennis (18 punti) e presenza a rimbalzo in Jerrelle Benimon (9 rimbalzi di cui 6 in attacco), ma non riesce a rimontare e si arrende 77-85.
Il terzo incontro è tra Orlando Magic e Philadelphia 76ers, i padroni di casa hanno probabilmente l’organico migliore di questa SL, ma gli avversari possono vantare l’esordio assoluto di Nerlens Noel su un palcoscenico NBA. Il lungo, rimasto ai box per tutta la scorsa stagione, fa una buona impressione con 19 punti, chiudendo anche il primo possesso con una schiacciata, a dimostrare che il legamento sia in ottime condizioni. Dall’altra parte Victor Oladipo fa il leader, seleziona i tiri e segna 18 punti, mentre i due rookie Aaron Gordon (7 punti e 5 rimbalzi) ed Elfrid Payton (2 punti e 5 assist) faticano un po’, il primo si rende protagonista però di una grandissima stoppata. Orlando, dopo essere stata sotto nel primo tempo, prende le redini della gara e alla fine chiude vincendo 83-77.
Nel penultimo incontro gli Houston Rockets si arrendono ai Detroit Pistons di un vivace Kentavious Caldwell-Pope, che fa di tutto e chiude con 26 punti, 4 rimbalzi e 6 recuperi. La partita è illuminata dal poster di Nick Johnson, che realizza la schiacciata del giorno e forse di tutta la SL. Tra i Rockets non c’è ovviamente Alessandro Gentile, ma c’è un’altra conoscenza del basket italiano: il canturino Marteen Leunen (12 punti). Chris Crawford realizza 20 punti, Johnson 18, ma i Pistons hanno senza dubbio più esperienza e, oltre a KCP, trovano i 16 punti di Peyton Siva e i 13 di Tony Mitchell, vincendo 95-89.
L’ultimo match prevede lo scontro tra gli Oklahoma City Thunder, guidati da Perry Jones e il rookie Mitch McGary, e i Memphis Grizzlies della matricola Jordan Adams, 22esima scelta da UCLA. Adams possiede la prima metà di gara con 13 punti all’intervallo e Memphis fa subito terra bruciata intorno a se nonostante una buona prestazione di Perry Jones. La sostanza non cambia nel secondo tempo, Adams continua a sparare bene da dietro l’arco (22 alla fine per lui) e i Grizzlies prendono il largo, vincendo per 84-63. Solo 8 punti in 21 minuti per McGary.