FIAT TORINO 93 – VUELLE PESARO 71
(26-17, 26-18, 24-19, 17-16)
La Fiat Torino saluta la Serie A con una vittoria, lo fa in un match mai in discussione contro Pesaro. Una partita dove la cronaca si sviluppa soprattutto fuori dal campo, considerato che sul parquet la resistenza dei marchigiani è ben poca contro la rabbia dei piemontesi.
I padroni di casa, infatti, mettono in ghiaccio il risultato con il +9 del primo periodo e chiudono i giochi all’intervallo sul 52-35. Il secondo tempo, allora, è una lunga passerella per i giocatori gialloblù, osannati dal pubblico quasi quanto la dirigenza (ex?) viene criticata. Applausi a scena aperta per capitan Poeta, per coach Galbiati e per i suoi ragazzi, critiche ferocissime verso chi ha spento la luce alla seconda edizione dell’Auxilium Torino. A rendere bene l’idea, come spesso accade nello sport, sono gli striscioni esposti dalla tifoseria organizzata dentro e fuori dal Pala Vela: “Non paghi i dipendenti e chiami noi pezzenti”, “Ma quali imprenditori, pagliacci e traditori”, poi “Magari un giorno balleremo di nuovo insieme, Grazie Peppe” in favore di Poeta e l’ultimo dedicato a squadra e allenatori: “Staff e giocatori, orgoglio di questi colori”.
Si chiude così l’ultimo ballo dell’Auxilium Torino, in un clima surreale, con un vittoria tanto convincente quanto inutile.
Torino: Wilson 12, Anumba 5, Hobson 18, Guaiana 4, Poeta 9 (+11 ass), Cusin 2, McAdoo, Jaithe 19 (+ 10 rimb), Stood, Portannese 10, Moore 14, Cotton.
Pesaro: Blackmon 15, Artis 3, Conti 4, Lyons 4, Tognacci 3, Ancelotti 5, Morgillo 4, Monaldi 11, Shashkov 2, Zanotti 9, Wells 4, Mockevicius 7.
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