Veroli: D’Arcangeli lascia, Uccioli spera ancora

Continua il momento delicatissimo del Basket Veroli: arrivano le dimissioni ufficiali di coach D’Arcangeli e insieme a lui lasceranno pure i giovani in doppio tesseramento. Intanto il presidente Uccioli ha in programma un incontro con uno sponsor per salvare il club e convincere l’allenatore a restare.

Queste le parole di D’Arcangeli.

Vado via, lascio. Insieme a me anche i ragazzi in doppio tesseramento, credo sia la soluzione migliore per me e per loro e per me. Abbiamo vissuto 6 mesi intensi, quanto successo non può essere analizzato in modo fiabesco o polemico, chi di dovere dovrà fare considerazioni a riguardo. Adesso penso che non bisogna fare proclami ma restare in silenzio perché se c’è qualcuno pronto a farsi avanti e che finora non l’ha fatto a causa nostra (della Stella Azzurra, ndc), è ora che esca allo scoperto. Auguro alle persone che ho conosciuto e che stimo nonostante i diverbi accesi che abbiamo avuto, che qualcuno si faccia avanti coi fatti e non con le parole, adesso che gli “orchi cattivi” sono andati via.

Questo invece quanto dichiarato da Massimo Uccioli.

Credo ancora nel progetto che vede coinvolti questi ragazzi fantastici, mi sono affezionato molto e credo che tecnicamente stavamo vincendo la scommessa. Purtroppo però manca la tranquillità perché i giocatori vogliono lo stipendio a fine mese, giustamente. Servono forze fresche per andare avanti altrimenti bisognerà prendere atto della situazione. Domani (oggi, ndc) avrò un incontro con uno sponsor e l’esito sarà decisivo, sono ottimista ma voglio vedere nero su bianco prima di fidarmi perché sono stufo di promettere e poi non mantenere. Io vorrei che D’Arcangeli e i ragazzi restassero perché hanno dimostrato quanto valgono. Io non mollo, non conosco la sconfitta, continuo a provarci sperando in aiuti che puntualmente non arrivano. Possibile che nessun imprenditore sia pronto a soccorrerci? Oggi poteva essere l’ultima partita e sugli spalti non c’era nessuno, per chi stiamo combattendo? Qui abbiamo una mentalità sbagliata, aspettiamo sempre l’intervento divino senza capire che tante persone con poco possono fare moltissimo ed è un vero peccato perché ci sono le potenzialità per fare qualcosa di importante.