Nella notte Russell Westbrook ha scritto un’altra pagina di storia del gioco, come ormai sta facendo da un paio di settimane a questa parte. Dopo un mese di Febbraio inferiore, in tutta la storia della NBA, solo a Oscar Robertson, il playmaker degli Oklahoma City Thunder è tornato in campo contro i Sixers dopo una partita di assenza a causa di una frattura allo zigomo.
Nessun problema, il giocatore ha indossato una maschera, che evidentemente non gli è stata di intralcio: alla fine ci è voluto un OT per chiudere il match, ma Westbrook ha mandanto a referto la quarta tripla-doppia consecutiva con 49 punti, 16 rimbalzi e 10 assist, tirando 16/33 dal campo.
Numeri da capogiro già di per se, con un po’ di background lo sono ancora di più. Westbrook è il terzo giocatore della storia, dopo Michael Jordan e “Pistol Pete” Maravich, a realizzare due triple-doppie consecutive da almeno 40 punti. Inoltre, è la seconda striscia di triple-doppie più lunga della storia: nel 1989 MJ ne totalizzò sette di fila, ma il secondo posto spetta, fino a ieri in solitaria, a Magic Johnson con quattro, ora in compagnia del numero 0 dei Thunder. Infine la tripla-doppia realizzata contro Philadelphia è quella che può contare sul maggior numero di punti segnati, 49, a pari-merito con Larry Bird, il quale guida con tre la classifica di triple-doppie da almeno 40 punti in carriera. Westbrook, con due, è ora quarto, davanti a lui appunto la leggenda dei Celtics (con 4), Jordan e Lebron James (entrambi con 3).
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