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Notizia shock dagli Stati Uniti: è morto a 44 anni Ruben Douglas

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In Italia ci ricordiamo di Ruben Douglas per i suoi anni alla Fortitudo Bologna e alla Virtus Roma, con quel tiro sulla sirena che nel 2005 concluse le Finali Scudetto consegnando alla Effe il campionato contro Milano. Oggi la Fortitudo ha dato una terribile notizia, giunta dagli USA per via telefonica: Douglas, che avrebbe compiuto 45 anni il prossimo ottobre, si è spento prematuramente.

Il decesso di Douglas sarebbe avvenuto in Costa Rica, dove viveva da qualche anno, a causa di una complicazione al fegato.

Il comunicato della Fortitudo:

Sconvolti e senza capacità di proferire alcuna parola. E’ questo il sentimento che ci accompagna dopo aver risposto, in queste ore, ad una telefonata dagli USA. Dall’altra parte del telefono c’è Ramon Douglas, che ci gela il sangue nel darci la notizia più drammatica: Ruben, suo fratello, non c’è più. Un improvviso problema di salute gli è stato fatale, qualche giorno fa, in Costa Rica.

Scompare così, a soli 44 anni, il protagonista di uno dei momenti più iconici della storia della Effe, con quell’indimenticabile tiro da tre punti convalidato dall’instant replay e che consegnò alla Fortitudo (nel giugno del 2005) il suo secondo scudetto.

E se, sul campo, il matrimonio tra Ruben e la Fortitudo è durato dodici mesi, il feeling con l’ambiente della Effe e con il suo popolo non si è mai interrotto. Anzi, si è rafforzato con il passare degli anni, nei quali Ruben si è sempre mantenuto informato sulla quotidianità della sua/nostra Fortitudo che, un giorno, avrebbe anche voluto allenare. Anche nel corso di questa stagione, al termine di ogni match, Ruben veniva regolarmente aggiornato sui risultati della squadra e aveva già pianificato (dopo il bagno di folla che ricevette nel 2019) un nuovo ritorno sotto le due Torri, che sarebbe dovuto avvenire in questi mesi, per abbracciare nuovamente tutta la sua gente, che mai lo ha dimenticato e mai lo dimenticherà.

E’ davvero un periodo drammatico. Tante, troppe pesantissime perdite improvvise. Protagonisti assoluti della storia della Fortitudo che ci lasciano, quasi sempre senza una risposta logica e una spiegazione che non sia quella di un destino perfido e inaccettabile al quale doversi ineluttabilmente piegare.

Tutta la grande famiglia della Fortitudo piange, sconvolta e affranta, la scomparsa davvero troppo prematura di un indimenticabile attore protagonista della sua storia, unendosi in un commosso e fortissimo abbraccio alla famiglia di Ruben.

“Vince Bologna, vince Bologna. Vince la Fortitudo, vince la Fortitudo. E’ lo scudetto, è lo scudetto dell’Aquila”.

Ciao, Ruben

Ruben Douglas ha disputato tutta la sua carriera, dal 2003 al 2012, in Europa: oltre all’Italia, era stato in Grecia al Panionios, in Russia alla Dinamo Mosca, tre anni in Spagna a Valencia e poi Siviglia, infine in Turchia all’Uşak Sportif. L’anno dopo quel famoso buzzer contro Milano, l’americano vinse l’EuroCup con la Dinamo Mosca da MVP delle Finali.

Francesco Manzi

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