Continua il giro di rumors intorno a Kyrie Irving, ancora in attesa di essere ceduto come da lui richiesta dai Cleveland Cavaliers. Il GM dei Toronto Raptors, Bobby Webster, è intervenuto ieri in un programma radiofonico su TSN 1050 dichiarando di aver parlato con i Cavs del playmaker: “Certo che ne abbiamo discusso, tutti facciamo i nostri interessi. Non sempre va tutto nel verso giusto, ma nel caso lo facesse noi dobbiamo essere pronti. Quando un giocatore del genere finisce sul mercato, ti potresti pentire di non aver fatto un tentativo”.
Toronto è quindi solo l’ultima squadra a prendere informazioni su Irving, Cleveland però non ha modificato le richieste: vuole più giovani giocatori di talento, forse anche impaurita dalla possibilità di un addio di LeBron James la prossima estate. E’ proprio la mancata inclusione di Josh Jackson che ha impedito fin qui ai Cavs di chiudere uno scambio con Phoenix, così nel frattempo la franchigia dell’Ohio si è guardata intorno e avrebbe individuato in Jamal Murray, settima scelta al Draft 2016 dei Denver Nuggets, un pezzo funzionale del puzzle. Altre piste porterebbero, secondo Adrian Wojnarowski, a Kristaps Porzingis dei Knicks, Jayson Tatum dei Celtics oppure, come riportato dal The Plain Dealer, ad una trade a tre squadre con i Suns e i Nuggets.
Infine i San Antonio Spurs: anche se non è chiaro cosa i texani possano offrire per Irving, pare che il prodotto di Duke abbia fatto sapere di essere eventualmente disposto a rinnovare con i nero-argento, cosa che non si può dire di altre squadre in cui potrebbe finire (il contratto di Irving è in scadenza nel 2019).
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