F8 – Le pagelle di Pistoia vs Trento: deludono gli americani di Esposito, bene i giovani

La Dolomiti Energia Trento è la prima semifinalista della Final Eight 2016. Vittoria di grande autorità per la formazione di coach Buscaglia, che imbriglia gli americani di Pistoia e ritrova Poeta; niente da fare per Esposito e la sua rimaneggiata GTG.

PISTOIA

Knowles 4. Insufficienza grave per l’americano della GTG, che non riesce a ripetere la bella prova di domenica contro Milano. Ha l’attenuante di giocare in un ruolo che non è propriamente il suo: un po’ meglio nella gestione, disastroso in fase realizzativi, lo 0/8 dall’arco dice tutto.

Mastellari 7. Che sorpresa! Il giovane pistoiese sopperisce come può alla giornata storta dei compagni di reparto e mostra di avere grande personalità, rischia di riaprire la partita nell’ultimo quarto con due triple.

Antonutti 6. Porta a casa la pagnotta come al solito con tanta sostanza e carisma, probabilmente avrebbe dovuto cercare più spazio sul periodo in una gara in cui i suoi hanno tirato malissimo dalla lunga.

Lombardi 6,5. Parte in quarta e poi cala alla distanza come il resto della squadra. È comunque uno dei più positivi e prova spesso a rendersi protagonista, un po’ troppa confusione in alcuni frangenti ma il suo fisico fa la differenza anche a questi livelli.

Czyz 7,5. Momento di forma strepitoso per il polacco, che dopo il reparto lunghi dell’Olimpia mette in grossa difficoltà anche quello di Trento. Un bottino di 20 punti e 7 rimbalzi è “tanta roba”, considerando che si traveste anche da tiratore per sbloccare i suoi da dietro l’arco.

Blackshear 4. Insieme a Knowles stecca clamorosamente l’appuntamento ed ha la maggior parte delle responsabilità per questa eliminazione. La difesa di Buscaglia lo ingabbia e lo manda fuori giri, lui sbaglia praticamente tutte le scelte e chiude con un misero 3/15 dal campo.

Kirk 5,5. Doveva essere il grande trascinatore di Pistoia invece incappa in una gara “normale”, che non può essere sufficiente per fare fuori la Dolomiti Energia. Contro Pascolo e Wright è dura per tutti, soprattutto se non si segna mai da fuori.

Coach Esposito 6. Sprona i suoi fino alla fine e ha il merito di evitare l’imbarcata, chiudendo con un scarto onorevole. Senza due giocatori e con gli americani che sbagliano partita era difficile inventarsi qualcosa di meglio.

Senza voto: Di Pizzo, Galli, Severini, Filloy (n.e.), Moore (n.e.).

TRENTO

Poeta 6. Bella iniezione di fiducia per il play di Battipaglia, che finalmente si sblocca con un paio di canestri pesanti a fine terzo quarto; da qui può ripartire per cambiare marcia alla sua stagione.

Sanders 7,5. Chiude a quota 13 perché tira i remi in barca a risultato acquisito. Oltre alla consueta, ottima prova difensiva mette in mostra una buona vena in attacco, nessuno dei pistoiesi è riuscito a batterlo o a fermarlo.

Pascolo 7. Qualità e quantità come al solito per il lungo della Dolomiti Energia. Non è più una novità a questi livelli, infila 12 punti senza dare nell’occhio.

Forray 6. Si limita alla gestione dell’attacco trentino e mette in ritmo i compagni, dall’altra parte ha vita facile contro uno spento Knowles.

Flaccadori 7. Continua ad entrare in partita con disarmante facilità per un 19enne, dimostra ancora di avere una dose di talento sopra la media per la sua età: realizzatore puro.

Sutton 6. Neanche lui ha bisogno di mettere la quarta, bastano il compitino senza sbavature e una difesa competente per conquistare la semifinale.

Lockett 5,5. Percentuali rivedibili ma tanta voglia di entrare in partita, da domani servirà qualcosa di più nella metà campo avversaria.

Lechtaler s.v.

Wright 6,5. Primo tempo da dimenticare, nel terzo quarto dà il via al break che decide la partita. Non è un caso se sua squadra scappi via quando lui entra nel match, dimostra ancora di saper fare la differenza nel nostro campionato.

Berggren 5,5. Non è ancora integrato nel sistema della Dolomiti Energia e per questo non trova molto spazio, non ha fatto vedere molto e dovrà necessariamente crescere nel corso della stagione.

Buscaglia 7. Aveva rotazioni più lunghe ma la sua squadra non era certamente quella più in forma alla vigilia. Trento aspetta che sia la partita a venire da lei ed accelera quando capisce di avere l’inerzia dalla sua, annulla gli esterni avversari e gioca una partita da big.