Sweet Sixteen’14:Teams

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Siamo ormai alla seconda settimana del torneo Ncaa’14. Delle 68 squadre scelte dalla Selection Sunday solo 32 sono sopravvissute. Da giovedì a domenica scorsa abbiamo visto confermare certezze come Florida e Michigan State, ma osservato anche le cosiddette BracketBusters, ovvero Mercer, Dayton, Stanford ed Harvard che hanno eliminato squadre molto importanti disgregando gli schemi dei fan. Partiamo subito nel descrivere le ultime 16 contendenti. Alla fine della presentazione ci sarà una di queste tre parole Winner (per le squadre con assolute possibilità di vittoria) , Outsider (per i team che potrebbero dare molto fastidio alle big) e Cenerentola (squadre che hanno già sorpreso tutti arrivando fino a questo punto).

SOUTH Regional

#1 Florida: Sicuramente una delle corazzate di questa annata Ncaa. A tutti gli effetti prima pretendente al ruolo di vincitrice di questo girone. NCAA+Basketball+Tournament+Regionals+Phoenix+TpCapWevB29lHa già liquidato Albany e Pittsburgh senza troppi patemi. Basa la sua forza sulla sua fisicità,  atleticità ed esperienza, un mix perfetto. Il quintetto si presenta con il play/point-guard senior Scottie Wilbekin, le guardie sophomore Michael Frazier II( assassino dalla lunga distanza) e Dorian Finney-Smith. Riserva di lusso, il play freshman Casey-Hill. Copertissimi nel reparto lunghi dove possono contare sulla strabordante fisicità dei senior Patrick Young(foto), Casey Prather e Will Yeguete. Veramente una potenza che ha tutto da perdere anche considerando che dal prossimo anno coach Donovan dovrà rimboccarsi le maniche e reclutare i futuri cardini dei Gators. Ranked è data vincitrice dal 25% dei fan partecipanti al Bracket Challenge. Winner

#4Ucla: Ottima classe di reclutamento nell’anno passato, team giovane ed interessante che ha sorpreso tutti vincendo la Pac12 contro Arizona. Dopo il fallimento dell’anno scorso dove uscì subito contro Minnesota deludendo molte aspettative la squadra si ripresenta quasi integralmente, senza la stella Shabazz Muhammad, partito per la Nba. L’esterno Jordan Adams è una garanzia sia in fatto realizzativo che nelle letture del gioco. Norman Powell è un cambio di lusso. Ma la vera stella è Kyle Anderson, play di 2 metri e 5 centimetri che ha guidato i Bruins contro le discrete Tulsa e Stephen Austin. Però stanotte contro i Gators non dovrebbero avere troppe speranze. Outsider

#10Stanford: Bracket Busters di quest’anno elimina Kansas, orfana di Joel Embiid, al terzo turno, incredibile! Una di quelle squadre che era nel limbo della selection sunday “In the Bubble” nel gergo. Si appoggia totalmente alle giocate di Randle e Powell. Prevedibile. Cenerentola

#11Dayton: Stanford come detto, #bracketbuster, chi affronterà? Certamente un’altra cenerentola, ovvero Dayton. In assoluto inattesa, elimina Ohio State, accettabile, e Syracuse, non accettabile. L’espertissima squadra di coach Jim Boheim si fa sorprendere dalle triple di Dayshawn Pierre e dalle soluzioni della stella dei Flyers Devin Oliver. Quest’ottavo di finale stabilirà sicuramente un nuovo record per uno dei due atenei. Cenerentola

 

EAST Regional

#1Virginia: Una delle sorprese più belle di quest’anno. Partita in sordina nella pre-season con 4 sconfitte, esplode letteralmente in ACC dove perde solo 2 match, uno contro Duke. Arriva in finale ACC e proprio contro i Blue Devils vince il suo terzo campionato. Squadra che distribuisce il suo potenziale offensivo su tutti i giocatori. Il Go-to-guy è sicuramente la G Malcolm Brogdon abile sia sul perimetro che in penetrazione. Ma la vera forza dei Cavaliers parte da dietro con una difesa capace di tenere gli avversari a 55.3 punti per gara, prima in division1. Principali protagonisti sono Akil Mitchell, stella del team, Anthony Gill e il centro Mike Tobey. In regia hanno London NCAA Basketball: NCAA Tournament-3rd Round-Iowa State vs North CarolinaPerrantes. Mentre il fattore x potrebbe essere Joe Harris. Outsider

#4Michigan State: Squadrone con tutte le carte per vincere questo titolo e chiudere finalmente con un successo il ciclo dei senior. Allenati e scelti da Tom Izzo, campioni in carica della Big10, ricordiamo i senior: Keith Appling PG una dei migliori creatori di gioco dal pick n roll, il centro Adreian Payne devastante lungo capace di conclusioni da tre e giocate di potenza vicino al ferro ed infine Brandon Dawson mastino in difesa che dovrà occuparsi dei migliori realizzatori avversari. Inoltre gli Spartans possono contare sul tiro del loro sesto uomo Denzel Valentine e Kenny Kaminski e sul talento innato della PG sophomore Gary Harris, forse il fattore x e metronomo della squadra. Winner

#3Iowa State: Guidati per mano nella Big12 da un solo uomo, Melvin Ejim. L’ala senior è molto seguita, ha chiuso la stagione con 18.1 punti di media e 8.6 rimbalzi, strabordante fisico ed intensità. In più i Cyclones possono sperare sull’altra al senior DeAndre Kane( foto), autore del game shoot contro UNC. In pre-season hanno battuto Michigan e Iowa, in conference hanno chiuso con la vittoria totale della Big12. Nel primo turno non hanno avuto problemi contro NC Central. Outsider

#7Connecticut: Gli Huskies ritornano nel Ncaa dopo un anno in purgatorio a causa di troppi problemi didattici all’interno dell’ateneo. Hanno una delle migliori coppie di point-guard all’interno della division one, Napier e Boatright. Soprattutto Shabazz Napier incarna l’essenza della Madness, infatti il piccolo esterno sa accendersi con soluzioni del tutto personali, inarrestabile quando è in zona. Inoltre possono contare sull’ ala piccola Deandre Daniels ed il centro Olander. Hanno già eliminato St. Joseph’s e Villanova. Cenerentola

WEST regional

#1Arizona: Non è un caso che i Wildcats siano stati imbattuti per la bellezza di 22 gare salvo poi perdere la 23° proprio dopo aver perso l’ala forte titolare Brandon Ashley. Con lui nel pieno della forma, Arizona poteva essere la prima squadra assoluta o almeno una delle prime 5 squadre. Ora sarà l’attesissimo freshmen Aaron Gordon e Hollis-Jefferson che dovranno prendere le sue responsabilità. Stella indiscussa Nick Johnson (foto), guardia esplosiva con un’intelligenza elevatissime e una conoscenza profonda del gioco. In regia T.J. McConnell, buon penetratore e giocatore che tiene alto il ritmo. Coperti anche nel reparto lunghi con Kaleb Tarczewski, solido centro che costituisce un puntello della difesa. Outsiderimg21878307

#4San Diego State: Ha avuto un cammino relativamente facile, se il termine facile è lecito all’interno della March Madness, battendo New Mexico St e North Dakota St. Gli Aztecs sono guidati dalla stella Thames, autore di 30 punti e 5 assist contro Dakota, e Shepard. Ora però si presenta l’Arizona di Nick Johnson forse troppo. Outsider

#6Baylor: L’anno scorso hanno dovuto vedere il torneo da casa. Ora sono una delle pretendenti al titolo del West Regional. Squadra molto atipica ma dotata di una panchina molto lunga e di giocatori di medio livello. Forse la stella si può ravvisare nel centro Isaiah Austin, 7-1 piedi intimidatore spaventoso per questo livello grazie alla wing-span ampissima, capace di tirare anche dall’arco con regolarità. Ma i Bears, sempre nel reparto lunghi, vantano anche la presenza dell’esperto Rico Gathers e Cory Jefferson altro intimidatore non di poco conto. Nel backcourt hanno a disposizione i tiratori  Heslip, capocannoniere della squadra, e Gary Franklin. Unico difetto è dato dal fatto che si affidano troppo al tiro da tre, scelta che forse potrebbe non pagare contro Wisconsin. Outsider

#2Wisconsin: Ottimo team allenato da un eccellentissimo coach, quale Boo Ryan, dove regna un ottimo spirito di fiducia e serenità che passa soprattutto dalle prestazioni del play titolare, Traevon Jackson, junior con visione periferica e controllo dei ritmi di gioco. Ma la vera forza dei Badgers sono i lunghi. Sam Dekker e Frank Kaminsky ambedue abili nelle letture da post e giochi spalle a canestro, una certezza e solidità nel caos dei 40 minuti. Speciale anche l’apporto conferito dalle due guardie, Ben Brust e Josh gasser. Guardie nel vero senso del termine, mastini difensivi, pretoriani della difesa di Ryan che proprio dalla difesa costruisce la sua forza. Hanno avuto un sentiero non troppo impervio liquidando American e Oregon. Winner

MIDWEST Regional

#8Kentucky: Enorme sorpresa nel vedere ancora vivi questi Wildcats di coach Calipari. Sicuramente pieni di puro talento offensivo, fisici e giovanissimi, ma altrettanto inesperti e pigri in difesa. Prima sconfiggono Kansas State in una partita delicatissima poi girano nel secondo tempo una partita, a detta di molti, impossibile contro gli imbattuti di Whicita State con il punteggio di 78 a 76. Proprio contro gli Shockers realizzano un “upset” grazie a soluzioni prettamente individuali delle tante stelle, tutte rigorosamente freshmen in stile Calipari. Andrew Harrison( foto) mette a referto 20 punti forzando soloAndrew+Harrison+Boise+State+v+Kentucky+7va-syLFtTMl di prepotenza dimostrando a Ron Baker di essere immarcabile. Suo fratello gemello Aaron 19 punti con 4 su 7 da tre. Il leader carismatico, molto passerà dalle sue mani nelle prossime partite, Julius Randle 13 punti 10 rimbalzi e 6 assist, dominante. James Young, il fattore x, autore di due triple che hanno rigirato la partita. Reparto lunghi composto oltre che da Randle da Poythress, Cauley-Stein e Dakari Johson. Arrivati a questo punto la BlueNation dovrà affrontare, nel derby dello stato, gli storici rivali, i Cardinals. Se ne usciranno vincenti, nessuno potrà dubitare più di loro. Outsider

#4Louisville: Campioni in carica, dopo gli addii di Behanan, Siva e Dieng i Cardinals si ritrovano ancora ai vertici del college Basketball. Sbaragliate le mediocri università di Manhattan e Saint Louis ora avranno una vera partita contro Kentucky, e che partita! La squadra ha saputo rimpiazzare le partenze con un buon mix di Junior e Sophmore prima ai margini delle rotazioni come Van Treese. Paretendo dal play Chris Jones riserva di Payton Siva mai utilizzata da Pitino, le guardie Luke Hancock, protagonista delle passate final four, e la stella indiscussa Russ Smith imprendibile in campo aperto e troppo veloce per questa lega. I lunghi Mathiang, Wayne Blackshear e la sorpresa Montrezl Harrell,  sophomore al secondo anno che sta letteralmente dominando sotto canestro, 12 rimbalzi di media a stagione. Outsider

#11Tennessee: Squadra della SEC con poche individualità e un livello medio non troppo alto. Guidati dal realizzatore da 18.6 punti di media, Jordan McRea. Ha dimostrato di essere una cenerentola già nelle “First Four” battendo Iowa. Non dovrebbero creare problemi alla corazzata Michigan. Cenerentola

#2Michigan: Sfata la maledizione del “second seed” battendo subito Wofford e l’ottima Texas. Vice-campione del 2013. Non hanno più Trey Burke e Tim Hardaway. Mitch McGary, l’ala forte determinante della squadra, è fuori da tutta la stagione per problemi alla schiena, ma i Wolverines hanno saputo comunque compiere una bellissima stagione e potrebbero arrivare anche quest’anno alle Final Four nel North Texas. Fondano la propria forza sugli esterni, il mortifero tiratore Nick Stauskas, particolarmente caldo in questo periodo, e “Baby Duarnt” Caris LeVert salito di tono rispetto l’anno passato. Stella Glenn Robinson III giocatore completo sia dal perimetro che dal post e dotato di mezzi atletici paurosi. In panchina può uscire il neo-reclutato Zak Irvin capace di contribuire solidamente. In regia Derrick Walton, certamente non hai livelli dell’attuale play degli Utah Jazz, sebbene non gli sia chiesto di trascinare la squadra. Jon Horford, fratello del centro di Atlanta, e P.J. Morgan completano la squadra sul versante lunghi. Winner

Stanotte, ore 00:00, riprenderanno le partite con Florida-UCLA, Dayton-Stanford, Arizona-San DiegoSt e Baylor-Wisconsin. Domani 28 marzo continueranno le Sweet Sixteen con Virginia-Michigan St, Iowa St-Connecticut, Kentucky-Louisville e Tennessee-Michigan. il 29 e 30 ci saranno le Regional Finals. Mentre le Final Four dal 5 al 7.

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Redazione BasketUniverso

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