Danilo Gallinari ha preso più soldi da San Antonio di quanti ne prenderà da Boston

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Danilo Gallinari è stato ufficialmente tagliato dai San Antonio Spurs, dove era arrivato nell’ambito della trade che ha portato Dejounte Murray agli Atlanta Hawks.

I texani hanno atteso fino all’ultimo momento utile prima di tagliare il Gallo, nel tentativo di infilarlo in qualche scambio per ottenere altre scelte, la merce più ricercata da San Antonio in questi mesi. Alla fine la dirigenza degli Spurs non è riuscita nel suo intento e ha rescisso l’accordo con Gallinari, versandogli 13 dei 21,5 milioni previsti dall’anno di contratto residuo. Inizialmente la cifra garantita doveva essere di 5 milioni ma è salita fino a 13 per far quadrare i conti nella trade con Atlanta. Per gli Spurs poco male perché restano comunque la franchigia con più spazio salariale nell’intera lega (32 milioni). E meglio ancora per il Gallo che con questa buonuscita e i circa 6,5 milioni che gli garantiranno i Boston Celtics per la prossima stagione arriverà comunque molto vicini ai 21 che avrebbe potuto prendere dagli Hawks ma in più avrà la chance di competere per il titolo.

La curiosità è che il “bonus” ricevuto dagli Spurs per il taglio dovrebbe essere addirittura leggermente superiore a quanto Gallinari guadagnerà complessivamente nei prossimi due anni a Boston, vale a dire poco meno di 13 milioni di dollari. In sostanza più soldi per lasciare San Antonio senza mai andare neanche ad allenarsi che per giocare due anni in maglia Celtics: i risvolti del particolarissimo mercato NBA.

Adesso manca solo la firma ufficiale del nuovo contratto che, da regolamento, potrà arrivare solamente dopo almeno 48 ore dal taglio. Già nella serata italiana di domenica però dovrebbe arrivare l’ufficialità della nuova squadra di Danilo Gallinari, i Boston Celtics.

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