Mike D’Antoni: “Anthony individualista, i Lakers non mi seguivano”

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Interessantissima intervista a Mike D’Antoni nell’edizione odierna del Corriere della Sera. L’attuale coach dei Rockets ha parlato con Flavio Vannetti della sua avventura in Texas ma anche delle precedenti esperienze a New York e a Los Angeles.

Sui Rockets. “Dalle delusioni passate ho imparato che devo scegliere i giocatori che mi piacciono, qui a Houston ho atleti vogliosi di imparare. Si è creata una chimica perfetta, sappiamo reagire alle difficoltà e gasare il pubblico. Il ritorno di Beverley apre prospettive interessanti, Capela è un ottimo centro e Harden uno dei talenti migliori che abbia mai allenato, gli piace anche passare la palla, non è un accentratore. Speriamo di mettere i bastoni fra le ruote alle super-favorite. Vincere il titolo? In fondo ci spero ma sono vicino al ritiro, non ho più molto tempo”.

Sui Knicks. “Io non avrei mai fatto partire Gallinari, soprattutto per prendere Anthony. Melo è un individualista, troppo innamorato di se stesso”.

Sui Lakers. “Hanno sbagliato a legarsi così a lungo a Bryant, si sono preclusi la possibilità di un ricambio. Lì non ero seguito e c’era una situazione societaria difficile: gli eredi di Buss erano in disaccordo fra di loro”.

Sull’Italia. “Messina riuscirà ad essere il primo head coach europeo, a Gallinari auguro che sia finita la sfortuna. L’arrivo di Gentile? Dipenderà dal front office.

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