DeMarcus Cousins, pugno duro: “I quintetti All Star non dovrebbero essere scelti dai fans”

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DeMarcus Cousins sta disputando la sua migliore stagione in carriera, trascinando dei Sacramento Kings molto negativi ad inizio stagione fino in zona-Playoffs nella difficile Western Conference. Boogie sarà probabilmente premiato come Giocatore della Settimana della Conference occidentale, viste le sue ultime prestazioni: 48 punti e 13 rimbalzi per vincere contro Indiana, un carreer-high, record di franchigia e della Lega quest’anno di 58 punti con 12 rimbalzi nella sconfitta dopo due OT contro Charlotte.

Le sue medie parlano di 27.3 punti e 11.2 rimbalzi, cifre che salgono addirittura a 33.1 e 12.9 nel mese di Gennaio, in cui è letteralmente esploso, andando quasi sempre oltre il trentello. Tutto questo non è bastato a Cousins per guadagnarsi il primo posto in un quintetto All Star della carriera, i fans hanno preferito tre “piccoli” come Kobe Bryant, Kevin Durant e Kawhi Leonard. DMC non ci è andato nemmeno troppo vicino, chiudendo decimo nelle votazioni nel frontcourt dell’Ovest, complice un appeal non paragonabile ai vari Anthony Davis, Tim Duncan, Blake Griffin o un seguito copioso come quelli di Zaza Pachulia dalla Georgia ed Enes Kanter dalla Turchia, entrambi davanti a lui di un gran numero di preferenze.

Boogie non dispone nemmeno di visibilità, questo è da sottolineare: solo due sono state, quest’anno, le partite dei Kings trasmesse in diretta nazionale, come evidenzia una grafica della NBC. Non paragonabile alle otto dei tre titolari Bryant, Leonard e Durant, le stesse anche di Griffin e Duncan, e nemmeno alle nove di Kanter. Ma Cousins, che nella convocazione ci sperava, non ci sta. Con la sua solita schiettezza ha infatti espresso a Yahoo!Sports il proprio disappunto in merito alla votazione e al criterio con cui i dieci All Star che partono titolari vengono scelti dalla NBA: le preferenze dei tifosi.

Non dovrebbe essere assolutamente il voto dei fans. Non puoi basarlo solo su chi viene più o meno trasmesso su TNT o ESPN ogni notte. Sicuramente ci andranno i giocatori di squadre con record migliore, o i più popolari. Gli altri che militano nei Milwaukee Bucks o, nel nostro caso, nei Sacramento Kings, squadre che giocano solo del buon basket, non verranno mai visti. Non penso che sia giusto.

Sono d’accordo con la scelta dei coach e penso che prenderanno le decisioni giuste sulle riserve. Gli allenatori sono più consci di chi siano gli All Star in questa Lega.

DMC si è poi anche espresso sulla scelta da parte della NBA di togliere la posizione di centro dalle votazioni dei fans, limitandole a backcourt e frontcourt. Il risultato emblematico è quello di quest’anno: zero lunghi tra le due Conference.

E’ irrispettoso verso i lunghi. Non è davvero giusto, ma così stanno le cose.

Francesco Manzi

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