La Germania si laurea campione d’Europa al termine di una finale bellissima con la Turchia. Decisivo Dennis Schroder, nominato MVP del torneo.
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I nostri giudizi individuali sulla finale.
GERMANIA
Bonga 7,5: prende rimbalzi, difende, chiude con un 4/4 da tre e 20 punti, prestazione totale che lo colloca definitivamente nel novero dei giocatori top di Eurolega.
Oscar Da Silva s.v.
Lo 6: partita non molto pulita ma riesce a portare quel brio che gli viene richiesto.
Tristan Da Silva 7: anche lui chirurgico dall’arco (3/4), presente in ogni momento del match ed elemento preziosissimo in questo Europeo.
Wagner 6,5: tiene in piedi la Germania nel primo tempo, scompare dal campo nel secondo ma i compagni gli tolgono le castagne dal fuoco.
Theis 6: partita di sofferenza inaudita, non riesce mai a tenere Sengun ma nel finale infila una tripla dal peso specifico immenso.
Schroder 8: un giocatore che, nonostante la doppia doppia a 2′ dalla fine, stava raccogliendo un giudizio insufficiente ma riscatta un match confusionario con due canestri da fenomeno assoluto.
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Hollatz s.v.
Thiemann 6,5: tanto spazio a causa delle difficoltà di Theis, si arrangia come può risultando molto utile.
Kratzer n.e.
Obst 6,5: il suo lavoro in uscita dai blocchi per tirare è da far vedere in tutti i settori giovanili, nella serata decisiva gli frutta tre canestri pesanti.
Coach Mumbru 6,5: raccoglie una squadra che gioca a memoria e non la snatura, porta a casa il trofeo nonostante un percorso per lui difficile a livello personale, riuscendo a trovare tanti protagonisti diversi nei vari momenti del torneo.
TURCHIA
Larkin 7: tiene tanto la palla in mano e a volte sparacchia ma sfiora la doppia doppia (13+9), per larghi tratti illumina l’attacco turco ed è letteralmente ovunque nella metà campo difensiva.
Hazer 6: minuti preziosi da puro gregario.
Sanli n.e.
Osman 7,5: per larghi tratti stravince il duello con Wagner, giocando una partita di grande maturità, senza alcuna sbavatura.
Bitim n.e.
Korkmaz 5: dieci minuti in cui conferma che ormai a questi livelli fatica.
Sengun 7,5: per la difesa tedesca rimane per tutto il match un rebus irrisolto, poi però lascia per strada un lay up pesantissimo che spiana la strada alla Germania.
Osmani 5: match anonimo dopo l’exploit con la Grecia, è lui l’uomo che manca in questa finale.
Bona 7: impatto clamoroso sui due lati del campo con mobilità e verticalità che mettono in grossa difficoltà la Germania.
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Yilmaz n.e.
Sipahi 6,5: le sue lunghe leve sono preziose soprattutto in difesa, nel finale insacca un canestro dall’arco in un momento molto importante.
Yurtseven n.e.
Coach Ataman 7: ha un ottimo quintetto e poche alternative in panchina, va comunque a un passo dal titolo dando alla sua squadra una identità solida e idee chiare, rafforzando il tutto con la consueta leadership nello spogliatoio e davanti ai microfoni.
[Foto: FIBA]
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