Il pazzo mondo della Summer League NBA, dove puoi diventare arbitro per una sera

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La Summer League è da sempre terreno fertile per le sperimentazioni in NBA. Non solo per quanto riguarda la possibilità di vedere all’opera giovani interessanti ma anche dal punto di vista tecnico e di tutti gli altri aspetti che ruotano intorno al gioco.

Curioso il caso di Richard Jefferson, ex All-Star con una lunga militanza nel New Jersey Nets e vincitore del titolo 2016 con i Cleveland Cavaliers. Attualmente è opinionista per ESPN ma nella notte ha indossato la divisa da arbitro. Jefferson, infatti, è stato invitato a dirigere il secondo quarto della sfida fra New York Knicks e Portland Trail Blazers (finita 77-88).

Un esperimento che ha avuto lo scopo di avvicinare il mondo dei commentatori a quello dei fischietti, dando la possibilità a Jefferson di guardare il basket da un’altra prospettiva, come ha spiegato lui stesso.

La NBA mi ha chiesto se fossi stato interessato, all’inizio non volevo ma è stato bellissimo. Amo questo gioco, adoro parlarne e ho potuto imparare aspetti nuovi. Potersi confrontare con gli arbitri, partecipare alla loro riunioni, capire il loro punto di vista: un’esperienza da sogno. Per me sarà di grande beneficio perché ho acquisito più competenze per poter commentare.

Non sono mancati i momenti esilaranti, come quando Jefferson, probabilmente preso dalle azioni, si è dimenticato di alzare le braccia per convalidare una tripla. In ogni caso si è potuto mettere per qualche minuto “dalla parte opposta”, dopo una carriera in cui non sono mancate le frizioni con gli arbitri, come dimostrano i 45 tecnici e le 2 espulsioni dirette che ha rimediato nella sua esperienza in NBA.

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