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Ja Morant: “Narrazione falsa dei media, non sono come mi dipingono”

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Ja Morant ha parlato delle vicende che l’hanno portato alla sospensione da parte della NBA.

La stella dei Memphis Grizzlies innanzitutto ha posto l’accento sulla situazione che coinvolge lui e la sua “crew”.

Ci siamo messi in questa situazione per via degli errori del passato, ora stiamo cercando di essere più intelligenti e responsabili. Non capivamo cosa stavamo rischiando, adesso ci siamo presi del tempo per riflettere, io l’ho fatto da solo e mi sto rendendo conto che ho tanto da perdere sia personalmente sia come gruppo. Dobbiamo essere più responsabili ed evitare le cattive decisioni.

Poi, nell’intervista rilasciata a ESPN, è tornato sull’episodio di questa estate.

Le cose accadute in passato sono causa mia ma quelle recenti sono bugie. Non posso parlarne perché ci sono delle indagini ma non vedo l’ora di poter raccontare la verità. Io non sono così, sono molto legato alla famiglia e lì c’era in gioco la sua sicurezza, quando ho capito che era tutto ok sono andato via.

Successivamente l’incontro con il commissioner Adam Silver e le prospettive future.

L’incontro con Silver è stato positivo, mi ha dato dei suggerimenti e ha ribadito il suo sostegno nei miei confronti. Mi sono scusato con la NBA, i miei compagni, la mia famiglia e anche con me stesso per tutta la negatività che questa vicenda ha portato. Mi prendo le responsabilità delle mie azioni ma non sono un violento, dimostrerò chi sono davvero e cambierò la narrazione che si è sviluppata ultimamente su di me, per questo mi sono preso dei giorni per riflettere e migliorare. Lo strip club? Un modo per evadere ma non avrei dovuto. Sono una persona diversa da ciò che mostrano i media e voglio dimostrarlo. Ora sto bene mentalmente, ho trovato uno spazio in cui mi sento a mio agio e ho capito come gestire al meglio lo stress. Accetto di essere punito per i miei errori, non vedo l’ora di tornare in campo, sarò pronto a lottare per il titolo.

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