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La NBA cambia le regole delle statistiche per accontentare i giocatori

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In NBA il cosiddetto “ultimo possesso” di una frazione di gioco è un tema piuttosto controverso. Di tanto in tanto, è capitato di vedere alcuni giocatori cercare in tutti i modi di liberarsi del pallone, passandolo a un compagno per non averlo tra le mani al momento del suono della sirena del quarto quarto, in quanto sarebbe risultato come una palla persa nel tabellino. O ancora giocatori che, con pochi secondi o decimi sul cronometro, non tiravano dalla propria metà campo per evitare di “sporcare” le proprie percentuali. Inutile dire che in NBA l’importanza delle statistiche è portata all’estremo: d’altronde, dalle statistiche dipendono anche i contratti, i premi individuali e di conseguenza i soldi guadagnati.

Così la Lega ha deciso di fare un passo verso i giocatori, per accontentarli e nel frattempo anche alimentare lo spettacolo. Dopo aver testato questa regola in Summer League, come riportato da Shams Charania ora la NBA smetterà di conteggiare nelle statistiche individuali dei tiri dal campo le conclusioni arrivate da oltre metà campo sulla sirena di fine quarto. Continueranno invece a figurare nella somma dei tiri dal campo della squadra. Stesso discorso per le palle perse sulla sirena del quarto periodo.

In questo modo la NBA non solo farà contenti gli atleti, ma li incentiverà a tentare tiri disperati da lontano, incrementando anche la possibilità che qualcuno di questi entri.

Francesco Manzi

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