Stefano Gentile ha racconta un aneddoto molto curioso della sua esperienza a Sassari.
Da poco il play è passato a Trapani ma i ricordi della Dinamo sono ovviamente molto vivi. Oltre a quelli più strettamente legati ai risultati, ce ne sono altri molto interessanti. Gentile ha parlato a Cronache di Basket della ossessione che c’era nel team sardo per il videogioco Mario Kart.
Abbiamo iniziato a giocare io, Dyshawn Pierre, Jack Cooley e Marco Spissu. L’anno dopo Cooley è andato via e abbiamo ripreso in tre. Dopo il ritiro e le prime trasferte abbiamo visto che iniziavano ad arrivare dei pacchi, diversi compagni avevano ordinato la console per sfidarci. Alla fine giocavamo in otto ma le gare prevedevano un massimo di otto partecipanti perciò chi arrivava ultimo doveva saltare la partita successiva. Quando eravamo in viaggio giocavamo sempre a Mario Kart, c’era chi andava su internet a cercava le scorciatoie, anche in aeroporto giocavamo. E penso fosse divertente per le persone vedere quegli omoni giocare a un videogioco del genere. Io vincevo spesso e mi sono comprato una corona gonfiabile, come quelle che venivano messe sulla testa del personaggio che arrivava primo. Bilan non l’ha presa per niente bene, era diventata una questione di vita o di morte, giocavamo talmente tanto che la notte sognavamo Mario Kart.
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