La storia del numero 8 dell’Olimpia Milano: Gamba, D’Antoni, Coldebella e Gallinari

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La storia di alcuni dei numeri di maglia più significativi dell’esistenza dell’Olimpia prosegue con il leggendario numero 8 che è uno dei tre ritirati, in onore di Mike D’Antoni.

Il 17 novembre del 2005, in una partita di EuroLeague contro il Prokom Trefl Sopot fece il suo debutto in campo, per due minuti e 15 secondi, Danilo Gallinari, allora 17enne. Indossava la maglia numero 12. In quel periodo infatti, il suo amato 8 che rifletteva giorno, mese e anno di nascita (8/8/88), era sulle spalle di un altro giocatore che ha lasciato il segno anche se in un’epoca priva di vittorie, Claudio Coldebella. Gallinari quell’anno giocava con il numero 12 che era stato del padre Vittorio.

L’aneddoto è solo uno dei tanti che riguardano probabilmente il numero più ricco di storia dell’Olimpia, l’8 che dal 13 marzo 2015 risulta ritirato in onore del suo proprietario storico, Mike D’Antoni. Al di là delle vittorie, e della longevità, D’Antoni è primo nel libro dei record di società per presenze, punti, assist, palle recuperate, canestri da due punti, canestri da tre punti e tiri liberi segnati. In termini di assist e palle rubate, il secondo ha meno della metà delle sue cifre.

Come abbiamo già visto la scelta del numero 8 da parte di D’Antoni è stata abbastanza casuale: indossava il 5, il suo numero di riserva ai tempi del college e della NBA rispetto al 10, ma Dino Boselli glielo chiese per onorare il suo idolo Giulio Iellini. D’Antoni prese l’8 perché era il vecchio numero di Boselli, quindi fu un semplice scambio. Ma l’8 era già stato a suo modo un numero memorabile.

L’8 originale dell’Olimpia infatti era Sandro Gamba! Gamba è il detentore di uno dei pochi record societari di cui D’Antoni non si sia impossessato, quello per il maggior numero di stagioni giocate in maglia Olimpia, ben 15. Dopo il ritiro di Gamba, il numero 8 passò in automatico sulle spalle di Massimo Masini.

Masini arrivò a Milano nel 1963 quando aveva 18 anni da Montecatini Terme. E’ attualmente il terzo realizzatore nella storia dell’Olimpia con 4.002 punti, preceduto solo da D’Antoni e Roberto Premier. In carriera ha segnato 15.3 punti per gara in biancorosso. Nel 1966 a 21 anni vinse la Coppa dei Campioni giocando assieme a Skip Thoren come tandem di lunghi e fu decisivo in semifinale contro il CSKA Mosca segnando 15 punti. L’anno dopo era una stella della squadra: segnò addirittura 40 punti contro l’Olimpia Lubiana in trasferta nel girone eliminatorio. Quando l’Olimpia perse gradualmente i veterani della supersquadra degli anni’60, Masini diventò di fatto la bandiera del club, supportato da Iellini e poi Brumatti. Quando l’Olimpia giocò tre spareggi consecutivi contro Varese, lui formava la coppia meglio assortita con Arthur Kenney. Quest’ultimo era l’ala forte, ma con una tremenda componente fisica nel suo gioco, e andava a combattere contro Dino Meneghin, Masini viceversa che era un giocatore tecnico andava contro il secondo lungo di Varese.

Masini andò via nel 1974, poi il numero passò dal giovanissimo Dino Boselli a Mike D’Antoni. Coldebella lo indossò per anni e infine l’ultimo ad averlo vestito è stato Danilo Gallinari. Nella stagione 2007/08, Gallinari fu nominato “Rising Star” di EuroLeague proprio con l’8 dell’Olimpia.

 

Ufficio Stampa Olimpia Milano

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