Los Angeles Lakers, il futuro è già qui

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LOS ANGELES LAKERS

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Roster: 

PM:  D’Angelo Russell, Marcelinho Huertas, Jose Calderon
G: Jordan Clarkson, Lou Williams, Nick Young
AP: Brandon Ingram, Luol Deng
AG:  Julius Randle, Tarik Black, Yi Jianlian                                                                        
C: Timofey Mozgov, Ivica Zubac

La Stella

QW0zjxVDopo una stagione disastrosa e l’addio di Kobe Bryant, i Lakers ripartono dalla scelta numero 2 all’ultimo Draft: Brandon Ingram. Il prodotto da Duke è quanto di meglio la franchigia della California potesse aggiudicarsi con la seconda chiamata: 206 centimetri di agilità, in grado di coprire quattro posizioni diverse in campo. C’è già chi acclama al prossimo Durant, e il paragone non sarebbe così azzardato: sebbene il diciannovenne abbia ancora tutto da dimostrare, la sua struttura fisica longilinea ricorda molto quella dell’ex Thunder, solo con un’apertura alare leggermente minore, di 220 cm. Inutile dire che il nativo di Kinston dovrà lavorare duro in sala pesi per non soffrire troppo la fisicità dei pari ruolo, soprattutto in post, situazione in cui probabilmente verrà sfidato spesso nel corso del suo primo anno. Nonostante i limiti fisici, in attacco Ingram è una vera e propria macchina da guerra: estremamente versatile, possiede un buon QI cestistico, che gli permette in molte occasioni di anticipare le reazioni della difesa. Ottimo nel pick and roll, non disdegna neanche il pick and pop, grazie alle buone percentuali nel tiro da tre punti e il rilascio veloce della palla. Con una visione di gioco oltre la media per il ruolo, potrebbe rappresentare il “playmaker” aggiunto di questi Lakers. Per quanto riguarda la difesa, le lunghe leve e l’ottimo senso del rimbalzo fanno di Ingram un buon difensore vicino al canestro, con i mezzi atletici per migliorare anche nelle stoppate (solo 1.1 di media a Duke).

 

Sarà l’anno di D’Angelo Russell?

Dopo tutto il clamore del ritiro di Kobe e le luci sfavillanti del Barclays Center ad accogliere l’annuncio del “nuovo Durant”, il protagonista della lotteria dell’anno precedente, D’Angelo Russell, sembra essere caduto nel dimenticatoio. Seconda scelta allo scorso Draft, è partito un po’ in sordina in regular season, per poi migliorare di partita in partita, complice il maggiore utilizzo da parte di coach Byron Scott. Il playmaker classe ’96 ha una visione di gioco eccellente, anche se poco sfruttata nel suo primo anno, con soli 3.3 assist di media. Buon realizzatore, ha dimostrato di non tremare nei momenti decisivi: un esempio è la partita del 1 Marzo scorso contro i Brooklyn Nets, in cui al career-high di 39 punti ha aggiunto un paio di giocate clutch negli ultimi secondi, regalando la vittoria ai Lakers. Più delle prestazioni in campo, è il carattere dell’ex Ohio State a preoccupare maggiormente i tifosi giallo-viola: il giovane ha infatti mostrato fin da subito un carattere molto forte, auto-proclamandosi il miglior giocatore del Draft 2015 a pochi giorni dalla sua conclusione. L’episodio più eclatante è tuttavia quello che riguarda la vita privata di Nick Young, promesso sposo di Iggy Azalea, che ha visto delle rivelazioni in merito ad una sua relazione clandestina divenire pubbliche a causa del rookie. Risultato: spogliatoio Lakers spaccato in due e “gogna” mediatica per il terzetto, coinvolto nei gossip di tutta America. A distanza di più di tre mesi dallo sfortunato incidente, D’Angelo sembra aver imparato la lezione: se ciò dovesse tradursi in un maggiore impegno in campo, magari aumentando il numero degli assist e selezionando meglio le scelte, il numero 1 potrebbe rappresentare la chiave di volta di questi Lakers, nonché un ottimo “compagno di merende” per il nuovo arrivato Ingram.

 

Le mosse estive

Luke Walton sarà il nuovo allenatore dei Los Angeles Lakers.

Con il Lakers in piena ricostruzione, a cambiare è anche il coach: addio Byron Scott, benventuto Luke Walton. Vice di Steve Kerr negli ultimi due anni ai Warriors, li ha guidati allo storico record di 24-0 in apertura della scorsa stagione, aggiudicandosi anche un premio di Coach of The Month. Vista l’esperienza acquisita nella Baia, è molto probabile che l’ex Lakers e Cavaliers cercherà di esportare parte del sistema di gioco dei Guerrieri ad LA: il successo di questo “esperimento” dipenderà molto dagli aggiustamenti, mettendo in conto la mancanza di tiratori mortiferi come gli Spash Brothers e la presenza di ali come Ingram e Randle. Ciò che invece traspare dalle prime interviste dei giocatori è il grande clima di fiducia instaurato da Walton, componente imprescindibile in una squadra giovane come quella di quest’anno.  Per quanto riguarda il mercato, sono state poche le partenze in casa Lakers, se non si conta il ritiro di Bryant: solo Roy Hibbert e Brandon Bass hanno abbandonato la California. A puntellare il roster sono arrivati invece Josè Calderon, Luol Deng, Tomofey Mozgov e Yi Jianlian. Il primo è reduce da due stagioni con poche soddisfazioni a New York: porterà la sua esperienza nello spogliatoio, insieme a un paio di dritte per il giovane Russell. Deng rappresenta il migliore movimento di mercato dell’estate dei lacustri: giocatore di grande esperienza e solidità, ha dimostrato durante l’ultima stagione a Miami di poter essere ancora utile alla causa, migliorando in tutte le voci statistiche con l’avvento dei playoffs. Mozgov, invece, proviene da una stagione vittoriosa ma sottotono a Cleveland: un nuovo inizio e maggiore spazio potrebbero rappresentare il giusto stimolo per l’ex-Nuggets e Knicks, autore di alcune prestazioni di tutto rispetto nelle Finals del 2015. Jianlian  approda ai Lakers dopo un’ottima Olimpiade e 4 anni di digiuno dai parquet NBA: in un reparto già affollato come quello delle ali, dovrà ritagliarsi il suo spazio.

 

Cosa aspettarsi?

Con tutta probabilità sarà un altro anno di sofferenze per i tifosi giallo-viola. Fare peggio dell’anno scorso è (quasi) impossibile, migliorare è l’imperativo: il roster è ricco di talento, ma ancora inesperto e privo di una panchina di rilievo. Il cambio di allenatore, inoltre, richiederà probabilmente alcune settimane di assestamento: solo dopo questo periodo di tempo si potrà valutare quanto lontano potranno arrivare questi Lakers. Nell’eventualità di un’altra stagione da dimenticare, con annessa scelta alta in Lottery, LA potrebbe puntare alla costruzione di un roster in “stile Minnesota”, con un connubio di giovani prospetti e veterani. In caso contrario, un buon record ed una piazza come Los Angeles potrebbero convincere qualche free-agent di livello a prendere casa in California, rafforzando così ulteriormente la squadra in attesa del salto di qualità.

 

Pronostico: 27-29W (+10-12 rispetto all’anno precedente)

 

Ilaria Palmas

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