La famiglia Ball continua a ricevere apprezzamenti da parte di diversi addetti ai lavori NBA. Se la stagione da rookie di LaMelo, seppur bruscamente interrotta da un infortunio, ha impressionato tutti, anche Lonzo sta guadagnando considerazione nonostante il rendimento altalenante dei Pelicans.
L’ultimo, in ordine di tempo, ad apprezzare il playmaker di New Orleans è stato Magic Johnson che ha definito Lonzo “il playmaker con il quoziente intellettivo cestistico più alto di tutta la lega”.
Anche analizzando tutti i roster della varie franchigie, non troveremo un’altra point guard con l’intelligenza cestistica di Lonzo Ball. Ha una capacità impressionante di leggere le situazioni, ovviamente non sto dicendo che sia il playmaker più forte perché il paragone con Lillard, Curry e CP3 sarebbe impietoso ma voglio sottolineare il suo istinto e tanti aspetti del suo gioco che non finiscono nelle statistiche. Il suo limite più grande è la capacità realizzativa, specie quando deve mettersi in proprio ma i Pelicans farebbero meglio a tenerselo stretto, visto che Zion Williamson non mi sembra proprio a suo agio in cabina di regia.
Fonte: ESPN

Il basket è una malattia di famiglia.
Diplomato al liceo classico all’ombra delle millenarie mura ciclopiche di Alatri, nel cuore della Ciociaria, poi laureato in lingue presso l’Università di Roma Tor Vergata e successivamente studente del master “Comunicare lo Sport” della Cattolica a Milano.
Sono giornalista pubblicista, istruttore minibasket, allenatore e (quasi ex) playmaker. Sono stato responsabile marketing e comunicazione del Basket Ferentino (A2), nonché dipendente della FIP Lombardia.
Da Novembre 2017 sono direttore responsabile di BasketUniverso.